Dall'inizio della vita, fino alla terza età. Lo shiatsu, antica disciplina del benessere di origine orientale, secondo gli esperti può contribuire già prima della nascita, in gravidanza, ad alleviare alcuni disturbi, tra i quali la nausea, il mal di schiena. Per Gianpiero Brusasco, operatore Fisieo (Federazione Italiana Shiatsu Insegnanti e Operatori), che si occupa di Shiatsu e gravidanza, può "aiutare le mamme a stabilire un legame con il bimbo che portano in grembo, e a superare la paura del parto", facilitando in parte l'induzione tanto che in alcune città vengono organizzati anche dei corsi per le ostetriche.
Aiuta anche contro la depressione post parto, per l'allattamento, e può essere praticato anche sul bimbo: il trattamento dura meno, spesso dai 5 ai 25 minuti, e gli allungamenti sono utili per favorire lo sviluppo fisico del piccolo, facilitandone i movimenti nei diversi stadi di crescita. Oltre che a poter essere praticato sia da ragazzi che da adulti, sembra essere anche parte di una ricetta per la longevità. Quella dello shiatsu è una 'spinta gentile' che come spiega Renato Zaffina, presidente della Fisieo, "aiuta non solo ad allungare la vita ma ad 'allargarla'". Di come questa pratica sia amica della longevità e della salute nel suo complesso si parlerà alla Settimana nazionale dello Shiatsu, organizzata proprio dalla FISieo e giunta all'ottava edizione, in programma in tutta Italia dal 18 al 25 settembre, dal titolo "Shiatsu e pratiche di lunga vita".
Con studi aperti ed eventi (per informazioni www.fisieo.it).Secondo la Fisieo è riconosciuto, guardando anche alla longevità in Giappone, che molti strumenti per mantenere una vita duratura e sana, attingono da antiche tradizioni. Fra queste, lo Shiatsu, che si basa su una visione di salutogenesi: non si focalizza sulle patologie, si occupa della persona nel suo insieme psicofisico. "Avvicinarsi allo shiatsu - aggiunge Zaffina - può servire per migliorare la capacità di gestire le emozioni e le risorse interne". Tra le discipline del benessere lo Shiatsu èil rimedio antistress preferito dagli italiani. Quasi un milione e mezzo hanno provato lo Shiatsu e circa 600 mila ne fanno uso abitualmente. Anche nella terza età si può iniziare, e i benefici si possono ottenere con patologie neurodegenerative, come l'Alzheimer e in generale le demenze o il Parkinson. Come dimostra ad esempio un progetto portato avanti qualche anno fa e che si vuole riproporre in Calabria con Anaste (Associazione nazionale strutture terza età). È stato fatto un duplice lavoro: con il personale sanitario e con gli anziani, che hanno mostrato di rispondere molto bene.