(ANSA) - ROMA, 06 APR - Praticare una regolare attività
fisica è un'abitudine sempre più trascurata dagli italiani e la
situazione è peggiorata negli ultimi due anni a causa delle
limitazioni, delle chiusure e dello smart working legati alla
pandemia. Se nel 2019 il 27% degli italiani si dichiarava
sedentario, nel 2020 la percentuale è salita di dieci punti.
Dallo studio Passi dell'Istituto Superiore di Sanità relativi
al 2019 emerge che solo il 49% della popolazione italiana
dichiarava di essere fisicamente attiva, il 24% parzialmente
attiva, il 27% sedentaria. "Negli ultimi due anni è ragionevole
ipotizzare un peggioramento di questa situazione. L'indagine
PASSI - sottolinea Gerardo Medea, Responsabile Simg Area
Metabolica - rivela che la quota dei soggetti del tutto
sedentari è aumentata del 10% rispetto agli stessi mesi del
2019". I dati peggiorano se si considerano i soggetti con oltre
65 anni, tra i quali la quota di sedentari sale dal 40% del 2019
al 43% nel 2020 (rispetto a un trend stabile osservato negli
anni precedenti) e la popolazione del sud d'Italia (dove la
quota di sedentari ultra 65enni passa dal 46% al 52%).
La mancanza di attività fisica insieme a uno stile alimentare
non corretto, favorisce l'insorgenza di diabete e malattie
cardiovascolari. Al contrario un'attività fisica regolare
insieme a un'alimentazione equilibrata, "ha effetti preventivi
non solo sulla comparsa dei disturbi metabolici, ma interviene
positivamente su moltissime altre patologie, inclusi i tumori e
il decadimento cognitivo - spiega Medea - I medici di famiglia
possono moltiplicare e rinforzare i messaggi sugli effetti
salutari dell'attività fisica. Sono sufficienti anche piccole
modifiche comportamentali, come muoversi a piedi quando
possibile". (ANSA).
Medici famiglia, con pandemia i sedentari diventati 4 su 10
Serve più impegno dai medici di famiglia. Oggi giornata mondiale