(ANSA) - ROMA, 16 NOV - Il primo elemento interessante è che
"i fumatori affermano di conoscere i vari prodotti da fumo.
Nella graduatoria, conoscono le sigarette tradizionali, quelle
elettroniche, un po' meno i prodotti a tabacco riscaldato.
Nella maggior parte dei casi ci dicono che il medico ha detto
loro di smettere, in alcuni casi di ridurre il fumo, però solo
il 7% è stato indirizzato a un centro anti-fumo". "La quota
maggiore, 61% - prosegue- dice che vorrebbe smettere di fumare o
di averci provato, i 'duri e puri' che non vogliono smettere
sono meno del 10%. Una piccola quota ha tentato di smettere
passando al prodotto senza combustione. L'impressione è che
sembrino un po' abbandonati a se stessi, credo che abbiano
bisogno di un'informazione istituzionale, di essere sostenuti in
questa decisione, perché smettere di fumare è un processo e c'è
anche un tema di dipendenza da affrontare. Bisogna cercare di
dare concretezza al loro almeno ipotetico desiderio, anche il
passaggio ai prodotti 'smoke' free indica appunto questa
intenzione: avere un prodotto che fa meno male e aiuta a
smettere. Vanno sostenuti ed eventualmente indirizzati su
strategie di riduzione del danno". (ANSA).
Vaccaro(Censis),su prodotti fumo informazione 'auto-gestita'
Necessità conoscenze e sostegno su smettere o ridurre danno