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Con il caldo aumenta il rischio di calcoli renali

Piccoli cambiamenti nella dieta e idratazione per contrastarli

Con il caldo aumenta il rischio di calcoli renali

Redazione Ansa

La possibilità di sviluppare un calcolo renale può aumentare durante i mesi estivi. Ma piccoli cambiamenti nella dieta, insieme a un apporto adeguato di acqua, possono aiutare a scongiurare il disagio che scaturisce da questa dolorosa condizione. Da un approfondimento dell'Ut Southwestern Medical Center arrivano alcuni suggerimenti utili. "Una volta avuto un calcolo renale, salgono fino al 50% le possibilità di averne un'altro entro i successivi 10 anni- specifica la dottoressa Megan Bollner, del Dipartimento di Urologia - ma molti fattori di rischio per calcoli renali ricorrenti sono sotto il nostro controllo e cambiare le abitudini alimentari può fare una grande differenza". La prima raccomandazione della specialista per prevenire il ripetersi dei calcoli è bere più liquidi per rimanere idratati, cosa che diluisce l'urina in modo che i cristalli non possano aggregarsi nei calcoli.

Le persone che hanno avuto un calcolo renale dovrebbero bere almeno 2 litri di acqua al giorno. L'aggiunta di succo di agrumi, come limone o lime, all'acqua può essere utile perché contiene citrato, che si lega al calcio per aiutare a bloccare la formazione di calcoli. Altra strategia è limitare l'assunzione di sodio: una dieta ricca di sale aumenta infatti la quantità di calcio nelle urine, cosa che può scatenare calcoli renali nelle persone predisposte. Inoltre è indicato consumare cibi ricchi di calcio. Può sembrare controintuitivo quando la maggior parte dei calcoli renali sono parzialmente composti da calcio, tuttavia l'assunzione di una quantità normale di questo elemento è fondamentale per la sua regolazione all'interno dell'intero corpo. Indicati sono ad esempio latticini, soia, fagioli e verdure verdi come cavoli e broccoli.

Limitare l'assunzione di carne rossa, ma anche pollo, maiale, pesce e uova può aiutare, potenziando al tempo stesso quella di frutta e verdura. Infine, monitorare l'assunzione di ossalato, che si trova in cibi sani, come spinaci, barbabietole, noci, germe di grano e soia, prediligendo in generale una dieta varia e bevendo più acqua o mangiando una porzione di latticini quando si consumano cibi ricchi di ossalato.
   

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