Rubriche

I 'superanziani' hanno memoria giovane e movimenti scattanti

Una studio scopre che anche la loro funzione motoria è migliore

I 'superanziani' hanno memoria giovane e movimenti scattanti

Redazione Ansa

I 'superagers', ovvero gli anziani con memoria simile a quella di persone di 20-30 anni più giovani, si muovono anche più rapidamente e godono di una migliore salute mentale rispetto agli anziani tipici. Lo rivela uno studio pubblicato sulla rivista Lancet Healthy Longevity e condotto da Marta Garo-Pascual, del Queen Sofia Foundation Alzheimer Centre di Madrid. Potrebbero essere queste migliori prestazioni fisiche a far funzionare meglio il cervello.
    La funzione della memoria della maggior parte delle persone diminuisce gradualmente con l'avanzare dell'età; tuttavia, i cosiddetti superanziani sembrano essere in grado di evitare questo deterioramento.
    Gli esperti hanno analizzato 64 superager e 55 anziani tipici, con buone prestazioni in diversi compiti cognitivi ma che non mostravano capacità di memoria super. I partecipanti hanno effettuato una risonanza magnetica per misurare il volume della materia grigia e completato una serie di test clinici. In linea con studi precedenti, le scansioni di risonanza magnetica hanno mostrato che i superager hanno più materia grigia in aree cerebrali chiave coinvolte nella memoria e anche in una parte del cervello coinvolta nel movimento.
    Utilizzando l'intelligenza artificiale, gli autori hanno poi scoperto che una maggiore velocità di movimento e una migliore salute mentale erano i fattori più spesso associati ai superager. I superanziani hanno ottenuto risultati migliori in test di misura della mobilità e della funzione motoria fine, indicando che hanno una mobilità, un'agilità e un equilibrio migliori.
    "Sebbene i superanziani dichiarino livelli di attività simili a quelli delle persone anziane tipiche, è possibile che svolgano attività più impegnative dal punto di vista fisico, come il giardinaggio o il salire le scale che potrebbero contribuire alla riduzione della pressione sanguigna e dei livelli di obesità, all'aumento del flusso sanguigno al cervello, che a loro volta possono contribuire a migliorare le capacità cognitive in età avanzata. Al contrario, però, è anche possibile che una migliore salute del cervello sia la causa della maggiore velocità di movimento dei superager. 
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it