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Natale, oltre ai regali i compiti, come farli senza stress

Da piano di lavoro a pause,i consigli della pedagogista Ciccanti

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 19 DIC - Pochi giorni a Natale e oltre ai regali sotto l'albero ecco anche i compiti delle vacanze, non di rado fonte di stress familiare. Ma, adottando gli accorgimenti giusti come un piano di lavoro per suddividere l'impegno nei giorni di vacanza e fare una pausa ogni 20-40 minuti, sono alcune delle 'dritte' che aiutano a svolgere quanto richiesto dai docenti senza stress. I consigli arrivano dalla pedagogista clinico Federica Ciccanti, che è anche Mediatrice familiare e autrice di Regole facili. Genitori felici (e figli anche) edito da Vallardi. Secondo un'indagine di Trends in International Mathematics and Science Study in 39 paesi, gli insegnanti italiani assegnano in media più compiti rispetto ai colleghi stranieri.
    Iniziare con un piano di lavoro con un timing di realizzazione di tutti i compiti assegnati; quindi, diario alla mano, si contano i giorni effettivi a disposizione per farli, escludendo se possibile i week end e naturalmente i giorni festivi. Si contano pagine ed esercizi da fare, e si inizia una programmazione decidendo in modo condiviso - genitori e figli - quante ore dedicare allo studio. E poi ecco il suggerimento salva-imprevisti: al tempo stimato necessario va aggiunto un 20% in più, perché una difficoltà può sempre capitare. Le materie di studio vanno alternate (quindi prevedere poco di più materie ogni pomeriggio dedicato ai compiti) e vanno previste anche delle pause dove i bambini possono distrarsi giocando. È importante idratarsi bevendo acqua e concedersi una chiacchierata nel mentre. È inoltre cruciale trovare momenti di condivisione familiare. Si può andare a una mostra o visitare luoghi inerenti gli argomenti dei compiti. Oppure, si può parlarne a tavola, o nei momenti di relax sul divano, spegnendo smartphone e TV. Serve anche fare una pausa ogni 20-40 minuti, a seconda dell'età, sgranchendosi le gambe magari con una passeggiata. È nelle pause, e durante il sonno, che le informazioni si consolidano nella mente. Senza il giusto tempo di riposo, i concetti appresi non sedimentano in modo efficiente. Le pause sono anche un ottimo anti-stress, spiega ricordando che situazioni di stress prolungato possono demotivare e la motivazione e la linfa vitale di uno studente.
    "I compiti dovrebbero avvicinare i bambini alla scuola e mantenere vivo l'interesse verso essa. Dovrebbero essere il momento privilegiato in cui colmare la curiosità alimentata dai contenuti appresi in classe", conclude. (ANSA).
   

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