Un italiano su tre dorme un numero insufficiente di ore con conseguenze sul benessere psico-fisico dell'organismo. Ma oggi, come ricordato in occasione della Giornata mondiale del sonno dal pool di medici della Clinica di San Rossore di Pisa, il futuro del sonno passa attraverso una nuova serie di studi e scoperte.
"L'intelligenza artificiale, attraverso l'analisi di big data, sta consentendo una comprensione più profonda del sonno, dei suoi disturbi e delle modalità con cui sono regolate funzioni biologiche decisive per la salute - spiega Giovanni Gravina, direttore sanitario della struttura-. L'IA permetterà nei prossimi anni una medicina del sonno sempre più personalizzata e di precisione, assicurando progressi nella diagnosi e cure migliori per i pazienti". Tra i trattamenti che permettono di individuare le cause specifiche delle apnee notturne e del russamento (il 54% della popolazione compresa tra i 15 e i 74 anni ne soffre) e che vede la collaborazione sinergica tra l'otorinolaringoiatra e l'odontoiatra, vi è lo Sleep Endoscopy, una valutazione endoscopica della respirazione del paziente.
"È una risposta importante - spiegano Giovanni Menchini Fabris e Michele D'Anteo-. Attraverso l'attività congiunta dell'Otorinolaringoiatra e dell'Odontoiatra è possibile oggi passare dalla diagnosi alla soluzione direttamente in sala operatoria". Tra le novità anche nuovi studi sulla melatonina, che riguardano il momento giusto per assumere l'integratore - mai mezz'ora prima di andare a dormire- e Dormi, il braccialetto-software medico con un algoritmo di intelligenza artificiale per la misurazione e l'analisi dei dati del sonno.
Messo a punto da Ugo Faraguna, neurofisiologo dell'Università di Pisa, rappresenta il primo dispositivo di telemedicina indossabile in grado di monitorare continuamente i disturbi del sonno all'interno di un ciclo circadiano di 24 ore. A supporto del sonno, come suggerito dalle nutrizioniste Camilla Casagrande e Ilaria De Gioia, anche una corretta alimentazione e l'uso di integratori come il triptofano, il magnesio, il potassio (che aiuta il rilassamento neuromuscolare) e la vitamina B6 (che coadiuva la trasformazione del triptofano in melatonina), oltre alla pratica regolare di attività sportiva.
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