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Un progetto studia come l'ambiente permette di invecchiare bene

E' lo scopo dell'iniziativa 'Casa' dell'Università di Bergamo

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 09 DIC - Analizzare come le caratteristiche dello spazio abitativo, urbano e sociale delle città medie italiane incidano sull'invecchiamento. E' lo scopo del progetto "Casa - Invecchiare nelle città-medie: come le condizioni abitative e gli spazi urbani possono ridurre o aumentare le opportunità per la longevità in SAlute" presentato dall'Università di Bergamo.
    Il progetto parte dal presupposto che in Italia la maggior parte delle persone over 65 vive in città di medie dimensioni e (salvo situazioni di non autosufficienza) continua a invecchiare nella propria abitazione. Il fenomeno è noto come "Ageing in place". Ne consegue che le condizioni abitative e urbane giocano un ruolo cruciale nel determinare la qualità della vita delle persone anziane e la loro opportunità di longevità.
    Il progetto è nato su iniziativa del Center for healthy longevity (Chl) dell'Università di Bergamo, ed è finanziato nell'ambito del bando dello Spoke 1 del Pnrr Age-It - Ageing well in an ageing cociety.
    Attraverso l'analisi di dati sociodemografici, delle motivazioni individuali e l'analisi spaziale di Bergamo (assunta come caso studio) il progetto mira a definire un modello dell' "Ageing in place" applicabile anche ad altri contesti.
    "Questo progetto ha per noi un valore altamente strategico e rappresenta uno dei primi progetti del Center for healthy longevity - ha sottolineato la professoressa Francesca Morganti, direttrice del Chl - perché va a ben posizionare il centro nel panorama nazionale e soprattutto all'interno di un partenariato multidisciplinare che sta già ampiamente esplorando le determinanti di una longevità in salute. Rappresenta altrettanto l'inizio della collaborazione interdipartimentale dei nostri studiosi UniBg, senza la quale il progetto Casa non avrebbe nessun tipo di possibilità di successo. È infine l'evidenza dell'impegno che il Chl ha avuto sin dai suoi esordi: quello di lavorare guardando alla propria città e a come rendere i cittadini e le cittadine di Bergamo maggiormente consapevoli delle loro traiettorie di invecchiamento prossimo futuro".
    (ANSA).
   

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