Sviluppato da Unione Europea e Agenzia Spaziale Europea (Esa), il sistema europeo di navigazione satellitare Galileo è entrato nella fase operativa nell'agosto 2014. E' uno dei fiori all'occhiello dello spazio europeo e promette di dare all'Europa una piena autonomia nel campo della navigazione satellitare.
Con il lancio di Doresa e Milena, i satelliti operativi lanciati il 22 agosto 2014 dalla base europea di Kourou (Guyana Francese), è stato portato in orbita un primo nucleo di sei satelliti, considerando i quattro lanciati nel 2011 e nel 2012, che hanno permesso di affrontare i test sperimentali e di validazione in orbita. La costellazione completa, che prevede 30 satelliti, sarà collocata in un'orbita media, a circa 24.000 chilometri dalla Terra. Ciascun satellite pesa circa 700 chilogrammi, ha le dimensioni di poco più di 3 metri per 1,5 (con i pannelli solari chiusi) e una vita operativa prevista di circa 12 anni. Il sistema di navigazione Galileo permetterà di controllare la sicurezza del trasporto stradale, aereo, ferroviario e marittimo, inoltre fornirà dati utili per agricoltura, telecomunicazioni, geodesia, cartografia, ricerche petrolifere e minerarie.
Il suo centro di controllo in Italia, presso il Centro del Fucino (L'Aquila) della Telespazio (Finmeccanica-Thales), lavora in collaborazione con quello che si trova in Germania, a Oberpfaffenhofen (Monaco) dell'agenzia spaziale tedesca Dlr ed entrambi sono gestiti dalla società Spaceopal (Telespazio-Dlr). I due centri controlleranno l'orbita dei 30 satelliti con una precisione inferiore a 50 centimetri e gestiranno la rete delle 40 stazioni di terra che ricevono il segnale. La precisione e' garantita da sei orologi atomici sincronizzati con quelli a bordo dei satelliti.