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Così il corpo diventa trasparente

Nuova tecnica applicata con successo sui topi

Redazione Ansa

Un intero topo reso trasparente come un ectoplasma: è l'incredibile risultato ottenuto dai ricercatori del California Institute of Technology (caltech) grazie ad un'innovativa tecnica che permette di rendere trasparenti organi e corpi interi per osservarne facilmente l'interno.

Pubblicata sulla rivista Cell, permetterà di accelerare la ricerca biomedica facilitando la mappatura in 3D dell'intero organismo e lo studio delle connessioni tra corpo e cervello. Consentirà inoltre di migliorare la qualità delle diagnosi sulle biopsie di tessuti umani, aprendo ad una nuova generazione di terapie per malattie che vanno dall'autismo al dolore cronico.

La tecnica, battezzata come 'Clarity', era stata usata finora solo per rendere trasparente il cervello. Il protocollo di questa versione 'base' prevedeva che il tessuto venisse inglobato all'interno di un idrogel per preservare la struttura 3D e le caratteristiche molecolari; in una seconda fase era poi previsto l'impiego di particolari detergenti che avevano il compito di estrarre i lipidi che rendono i tessuti opachi.

Per utilizzare Clarity anche su organi e corpi interi, i ricercatori hanno pensato di iniettare l'idrogel e i reagenti direttamente nel sangue dei roditori ancora integri. Una volta entrati in circolo, i reagenti rendono trasparenti gli organi (come reni, cuore, polmoni e intestino) nel giro di 2 o 3 giorni; per 'scolorire' il cervello e il corpo intero, invece, bisogna attendere due settimane. I ricercatori hanno messo a punto anche una soluzione in cui immergere gli organi e i corpi 'scoloriti' per conservarli a lungo e studiarli con un microscopio confocale. E' possibile studiare anche le interconnessioni fra cellule e le strutture all'interno di ciascuna cellula grazie alle tradizionali tecniche di biologia molecolare.

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