Funziona come Google, ma per fare ricerche sul Dna umano: è PopHuman, il più grande atlante della diversità genetica umana che può essere la chiave per comprendere meglio e ricostruire l'evoluzione dell'uomo, delle sue malattie e adattamento all'ambiente. Lo descrivono sulla rivista Nucleic Acid Research i ricercatori dell'università autonoma di Barcellona.
PopHuman, come Google per le ricerche su internet, offre il catalogo più completo delle variazioni genetiche umane per numero di genomi e popolazioni analizzate, nonchè dei cambiamenti genetici che ci sono stati tra il genoma umano e quello degli scimpanzè.
Esplorando le sue pagine, si possono ricostruire, ad esempio, episodi della selezione naturale che hanno lasciato il segno nel genoma dell'uomo, come quelli avvenuti 10.000 fa nelle popolazioni europee e asiatiche, quando hanno cominciato a praticare l'agricoltura. E' uno strumento aperto a tutti i ricercatori, sviluppato grazie ai dati raccolti dal progetto internazionale 1.000 genomi, che contiene informazioni su oltre 2.500 sequenze genetiche complete di 26 popolazioni del mondo, con oltre 84 milioni di differenze genetiche catalogate.
Le variazioni genetiche sono importantissime, perchè non solo distinguono il genoma di una persona dall'altra, ma anche tra gli individui di una stessa popolazione o di più popolazioni. Al mondo non esistono infatti due esseri umani geneticamente identici: in media si è uguali per oltre il 99%, e diversi per meno dell'1% a seconda delle popolazioni.
Quelle più distanti a livello geografico e per antenati tendono a essere più dissimili, anche se sono le diversità tra gli individui delle popolazioni, specialmente quelle africane, quelle più consistenti. Il loro studio ha permesso di determinare l'origine dell'umanità centinaia di migliaia di anni fa nell'Africa sub-sahariana e le successive migrazioni, e ha contribuito a capire come certe varianti hanno aiutato l'adattamento dell'uomo all'ambiente.