Il Progetto Viroma Globale è al nastro di partenza, pronto a scoprire e catalogare 1,67 milioni di virus ancora sconosciuti che si trovano in mammiferi e uccelli e che potrebbero colpire l'uomo. Descritto sulla rivista Science e frutto di una collaborazione internazionale coordinata dall'Agenzia americana per lo Sviluppo Internazionale (Usaid), potrà aprire la strada a nuovi vaccini ed essere il punto di partenza per combattere future pandemie.
Lo sviluppo dei vaccini spesso non riesce a tenere il passo con la velocità con cui i virus si evolvono e si diffondono. Inoltre la capacità di arginare le emergenze dovute a eventuali epidemie è minata alla base dalla scarsa conoscenza della diversità e dell'ecologia della minaccia.
L'obiettivo del Progetto Viroma Globale, il cui avvio è previsto in Cina e in Thailandia, è colmare queste lacune. Le possibili scoperte sono difficili da anticipare, ma la quantità di dati prodotta sarà enorme e accessibile ai ricercatori di tutto il mondo.
Dal 2009 l'Usaid ha condotto un progetto pilota su larga scala in più di 35 Paesi, per valutarne la fattibilità. La prima sfida riguarda i costi, stimati in più di 7 miliardi di dollari. Tuttavia i ricercatori sottolineano che il tasso di scoperta di nuovi virus sarà molto più alto nelle prime fasi, perciò sostengono che i costi potranno essere ridotti a circa 1,2 miliardi di dollari. Inoltre, data la spesa necessaria per far fronte anche a una singola epidemia, l'investimento fatto per il progetto avrà modo di ripagarsi ampiamente.
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