Le cellule immunitarie della retina hanno la capacità di rigenerarsi spontaneamente e la scoperta, pubblicata sulla rivista Science Advances, apre la strada a future terapie per limitare la progressiva perdita della vista a causa di malattie della retina, come la retinite pigmentosa o la degenerazione maculare. Lo studio, condotto sui topi, è stato condotto dall’Istituto nazionale americano per lo studio degli occhio, che fa parte dei National Institutes of Health (Nih).
Coordinati da Wai T. Wong, i ricercatori hanno analizzato il comportamento delle cellule 'sentinella' del cervello, le cellule immunitarie della microglia che rappresentano la prima linea di difesa del sistema nervoso centrale. Per Wong, "l’infiammazione nervosa è un fattore chiave nella morte dei neuroni dovuta alle malattie della retina. Per questo - ha spiegato - è fondamentale capire come regolare l’attività del sistema immunitario".
Quando la retina viene danneggiata, la regione dell'occhio nella quale si trovano i recettori della vista, le cellule della microglia accorrono rapide per rimuovere le cellule morte. Può però accadere che eliminino anche cellule sane, compromettendo la funzionalità della retina. I ricercatori hanno, quindi, studiato cosa accade se con un farmaco si cancellano nei topi le cellule della microglia presenti ad esempio intorno al nervo ottico che porta i segnali visivi dall’occhio al cervello. Hanno, così, dimostrato che, sospendendo il trattamento con il farmaco, nell’arco di 30 giorni le cellule immunitarie si rigeneravano.
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