A it/canale_scienza_tecnica/notizie/elementi_HP/2018/02/24/da-mistero-a-icona-pop-doppia-elica-del-dna-compie-65-anni_97a3087a-e0bf-474f-9d84-e5ddfee7ce60.html">65 anni dalla scoperta della struttura a doppia elica del Dna, e' stata vista per la prima volta nelle cellule una struttura inedita della molecola della vita: e' un groviglio di 4 filamenti descritto sulla rivista Nature Chemistry. Prevista da tempo, il 'nuovo' Dna e' stato visto dai ricercatori dell'Istituto medico australiano Garvan, grazie ad anticorpi progettati per legarsi ad essa.
Si conoscevano finora varie forme del Dna: a forcina, a croce o a doppia elica piu' o meno 'panciuta'. Ma e' la prima volta che gli studiosi osservano nelle cellule una forma "totalmente nuova" con 4 filamenti annodati.
"Lo studio - ha spiegato all'ANSA il genetista Giuseppe Novelli, rettore dell'Universita' Tor Vergata di Roma - dimostra che il Dna e' una molecola dinamica, che cambia aspetto e indossa abiti diversi, a seconda delle fasi del ciclo cellulare".
Era il 28 febbraio 1953 quando nei laboratori del Medical Research Council a Cambridge il biologo americano James Watson e il fisico britannico Francis Crick intuirono la struttura della molecola della vita, simile a una scala a pioli, grazie al contributo del biologo Maurice Wilkins e alle preziose immagini ai raggi X scattate dalla 'dimenticata' Rosalind Franklin.
Per Novelli, "la struttura a 4 eliche potrebbe facilitare la lettura delle informazioni del Dna. Rimane da capire - ha concluso - come questa forma incida sul funzionamento cellulare. Potrebbe, ad esempio, influenzare l'architettura del nucleo, che e' collegata ad alcune forme di tumore o a una malattia rara che causa l'invecchiamento precoce, la progeria".
Leggi l'articolo completo su ANSA.it