È pronto il primo "atlante genetico" delle proteine umane del sangue, che promette di aiutare a comprendere meglio una vasta gamma di malattie e a sviluppare nuovi farmaci più efficaci: lo ha stilato un gruppo di ricercatori guidati dall'Università di Cambridge, in collaborazione con l'azienda farmaceutica Msd, che ha pubblicato la sua ricerca sulla rivista Nature.
"È uno studio molto interessante", commenta per l'ANSA Daniela Corda, Direttore dell'Istituto di Biochimica delle Proteine (Ibp) del Cnr, "avrà sicuramente un importante futuro". "Le proteine del plasma umano sono moltissime e variano da persona a persona, - prosegue Corda - ma nessuno si era preoccupato prima di andare a cercare le associazioni con il Dna e con varie malattie, come quelle della pelle".
I ricercatori guidati da Benjamin Sun, infatti, hanno utilizzato una nuova tecnologia chiamata SOMAscan per analizzare più di 3.600 proteine in campioni di sangue di circa 3.300 persone, delle quali hanno anche esaminato il Dna: come risultato hanno scoperto quasi 2.000 associazioni genetiche con circa 1.500 proteine.
Gli autori dello studio spiegano che il loro database, che sarà accessibile a tutti, è solo il punto d'inizio e che ora spetta ai ricercatori scoprire nuove applicazioni. "Forse in futuro questa potrà diventare un'analisi di routine: con un semplice check-up permetterebbe di scoprire subito le malattie alle quali siamo suscettibili e i farmaci ai quali l'organismo risponde meglio", conclude il Direttore dell'Ibp-Cnr. "Sarebbe un importantissimo strumento di analisi per capire in modo più completo lo stato di salute di una persona".
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