Scoperto il modo per rendere le cellule immunitarie 'fameliche' quando devono affrontare le cellule tumorali e distruggerle, rendendo in questo più efficace l'ultima frontiera della lotta contro il cancro, l'immunoterapia it/canale_scienza_tecnica/notizie/biotech/2018/10/01/i-premi-nobel-per-la-medicina-a-james-allison-e-tasuku-honjo_da1350bf-0fc5-40e6-87cc-b93c03621bc3.html">premiata con il Nobel per la Medicina 2018 e che rappresenta attualmente una grande speranza. Il risultato, pubblicato sulla rivista Nature Immunology, si deve al gruppo della Scuola di Medicina dell'Università americana della Pennsylvania coordinato da Gregory Beatty.
Le cellule immunitarie protagoniste di questa ricerca sono i macrofagi, i 'poliziotti' dell'organismo. Punto di partenza della ricerca è stata l'osservazione di come le cellule tumorali, per non essere mangiate dai macrofagi, emettano un segnale che fa piombare le cellule immunitarie in uno stato di letargo.
Agendo sul metabolismo di queste cellule immunitarie, i ricercatori hanno trovato il modo di bloccare il segnale tumorale e di dare nello stesso tempo la sveglia ai macrofagi, rendendoli ancora più attivi e smaniosi di divorare le cellule maligne. "Prima di entrare in azione, i macrofagi devono essere attivati. Questo - ha concluso Beatty - spiega come mai i tumori solidi resistano al trattamento basato solo sull'uso di inibitori antitumorali".
Cellule immunitarie rese 'fameliche' per aggredire i tumori
Un aiuto per l'immunoterapia, nuova frontiera anticancro