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Alghe,vermi e funghi, i cibi del futuro contro la malnutrizione

Resistono alle minacce ambientali e alle epidemie

Un foto-bioreattore modulare per la produzione delle alghe clorella e spirulina (fonte: Vaxa, Islandia)

Redazione Ansa

Gli approcci tradizionali non possono aiutare a migliorare la produzione di cibo. Alghe, vermi e proteine dei funghi sono le migliori garanzie contro la malnutrizione e per affrontare eventuali minacce ambientali ed epidemiche, che potrebbero compromettere la disponibilità dei cibi attuali, come osserva sulla rivista Nature Food il gruppo dell'Università di Cambridge guidato da Asaf Tzachor.

Gli attuali sistemi ad ambiente controllato per la produzione dei nuovi cibi dovrebbero essere integrati per ridurre la vulnerabilità ai cambiamenti ambientali, malattie e parassiti. Alghe come spirulina, chlorella e kelp, larve di insetti come le mosche, e proteine derivate dai funghi possono essere cresciuti in scala, in sistemi compatti e modulari adatti ai contesti urbani, cosí come a comunitá isolate, utilizzando l'approccio che i ricercatori chiamano 'reti policentriche di cibo', in grado di ridurre lla dipendenza dalle catene globali di rifornimento.

Il gruppo di ricerca è giunto a questa conclusione dopo avere analizzato circa 500 studi già pubblicati, relativi a diversi sistemi futuri di produzione alimentare. Il più promettente, che comprende foto-bioreattori di microalghe (strumenti che usano una fonte luminosa per far crescere microrganismi) e l'allevamento in serra di insetti, può ridurre l'esposizione ai pericoli dell'ambiente naturale, lavorando in contesti chiusi e controllati.

Secondo Tzachor "il nostro attuale sistema alimentare è vulnerabile, esposto ai rischi, come alluvioni, gelate, siccità e patogeni, e con marginali miglioramenti la produttività non cambierà". La pandemia lo ha ulteriormente mostrato: con le restrizioni imposte dai governi sui viaggi la produzione di cibo e i rifornimenti sono stati interrotti in tutto il mondo. I dubbi di molti sul mangiare gli insetti possono essere superati, concludono i ricercatori, usandoli come ingredienti anzichè mangiarli interi. Pasta, burger e barrette energetiche possono contenere larve di insetto ed essere lavorati con micro-alghe.

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