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Scoperte le molecole che rendono il cervello umano unico

Agiscono nello sviluppo fetale e possono anche causare malattie

Redazione Ansa

Scoperti gli ingredienti molecolari che durante lo sviluppo fetale rendono il cervello umano unico nel regno animale, arricchendolo delle connessioni necessarie per svolgere compiti complessi come il pensiero astratto e il linguaggio. Il risultato, utile a comprendere l’origine di disturbi come l’autismo e la schizofrenia, è pubblicato sulla rivista Nature in due studi realizzati dai neuroscienziati dell’Università di Yale.

I ricercatori si sono concentrati su un particolare periodo dello sviluppo fetale, quello tra il quarto e il quinto mese, in cui è tutto un fiorire di nuove connessioni nervose nella parte del cervello chiamata ‘corteccia prefrontale’.

Per capire cosa regoli questo processo rendendolo unico nel regno animale, hanno esaminato i geni ‘accesi’ nel cervello umano e li hanno confrontati con quelli attivi nei macachi e nei topi. Si è così scoperto che un ruolo centrale è ricoperto dall’acido retinoico, un derivato della vitamina A.

“L’acido retinoico - spiega Kartik Pattabiraman, co-autore di entrambi gli studi - è la prima tessera del domino che cade, mettendo in moto complessi network di geni che portano allo sviluppo di aree cerebrali associate col pensiero umano”. Proprio questa catena di eventi è alterata nello sviluppo dei pazienti con schizofrenia e autismo, due disturbi che dunque potrebbero avere origini simili.

Sotto la lente dei ricercatori è finito anche il gene CBLN2: regolato direttamente dall’acido retinoico, si accende nella corteccia prefrontale prima che nelle altre aree del cervello, è espresso più a lungo e in un’area che è più vasta negli umani rispetto a macachi e topi, fatto che suggerisce un ruolo centrale nello sviluppo delle proprietà cognitive tipicamente umane.

“La corteccia prefrontale integra le informazioni provenienti da altre parti del sistema nervoso centrale e controlla l’attenzione, i pensieri, le emozioni e le azioni. Inoltre - spiega il neuroscienziato Nenad Sestan – è centrale per le disfunzioni di molti disturbi neuropsichiatrici. I sottili cambiamenti nelle connessioni che creano la mente umana possono anche farla ammalare”.

 

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