Con l'avanzare dell'età i capelli diventano grigi per colpa di alcune cellule staminali che perdono la capacità di muoversi su e giù nei follicoli piliferi, condizione necessaria per maturare in melanociti e produrre pigmento. Questo meccanismo a yo-yo, scoperto per la prima volta nella pelle dei topi, potrebbe essere presente anche nell'uomo, aprendo la strada a nuovi trattamenti per mantenere il colore della chioma.
Nei loro esperimenti sui topi, grazie a tecniche per la visualizzazione in vivo in 3D e a tecnologie per il sequenziamento dell'Rna, i ricercatori sono riusciti a seguire e tracciare le cellule in tempo reale mentre invecchiavano e si muovevano tra un compartimento e l'altro del follicolo pilifero, maturando e poi ritornando ancora staminali. I dati raccolti dimostrano che col passare del tempo, man mano che i capelli cadono e ricrescono, sempre più staminali perdono la loro peculiare capacità di muoversi su e giù nel follicolo pilifero. In pratica restano intrappolate nel rigonfiamento della zona soprabulbare, non maturano e non riescono a scendere nella zona germinale del bulbo dove la proteina Wnt le avrebbe indotte a trasformarsi in melanociti che producono pigmento.
"Questi risultati suggeriscono che la motilità e la differenziazione reversibile delle cellule staminali dei melanociti sono fondamentali per mantenere i capelli sani e colorati", afferma la coordinatrice dello studio Mayumi Ito. Per questo il suo gruppo di ricerca intende sviluppare nuove strategie per ripristinare la motilità delle staminali o per spostarle direttamente nel compartimento germinale del follicolo dove possono produrre pigmento.
Scoperto il meccanismo che fa diventare i capelli grigi
E' il movimento a yo-yo delle staminali che si ferma