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Tessuto cerebrale umano scongelato senza danni, riprende vita

Grazie a una tecnica di crioconservazione che aiuterà la ricerca

Il tessuto cerebrale resiste al congelamento (fonte: FlashMovie, iStock)

Redazione Ansa

Piccole porzioni di tessuto cerebrale umano congelate e poi scongelate sono tornate a funzionare normalmente senza subire danni: il merito è di una nuova tecnica di crioconservazione che sfrutta una particolare miscela di sostanze chimiche per preservare le cellule nervose senza alterarne la struttura e le funzioni. L'hanno messa a punto i ricercatori della Fudan University di Shanghai, che cell.com/cell-reports-methods/fulltext/S2667-2375(24)00121-8#%20">pubblicano il loro studio sulla rivista Cell Reports Methods.

L'annuncio sta già facendo sognare molti appassionati di fantascienza, che sperano nella possibilità di ibernare i corpi umani per farli rivivere a distanza di anni o per farli viaggiare nello spazio verso altri sistemi stellari. Nell'immediato, però, i risultati dello studio saranno utili soprattutto alla ricerca scientifica, perché faciliteranno la conservazione degli organoidi di cervello usati in laboratorio per studiare le malattie neurologiche.

Proprio questi mini-cervelli sono stati usati dai ricercatori cinesi guidati da Zhicheng Shao per trovare il giusto mix di sostanze adatto alla crioconservazione: gli organoidi, grandi appena quattro millimetri, sono stati immersi in diversi composti chimici per poi essere congelati nell'azoto liquido per almeno 24 ore.

I risultati migliori, in termini di sopravvivenza e crescita delle cellule dopo lo scongelamento, sono stati ottenuti con una miscela chiamata 'Medy', composta da metilcellulosa, glicole etilenico, Dmso e Y27632. La sua efficacia è stata testata successivamente con una serie di esperimenti su organoidi che riproducevano diverse aree del cervello: immersi nella miscela Medy per 48 ore e congelati, sono stati poi scongelati e tenuti in osservazione per 150 giorni. I dati raccolti dimostrano che gli organoidi conservano la loro struttura, la funzionalità e la capacità di crescere, anche dopo un congelamento lungo 18 mesi. Risultati simili sono stati ottenuti su campioni di tessuto cerebrale umano grandi tre millimetri, prelevati da una bambina di 9 mesi operata per epilessia.

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