Trasformare l'anidride carbonica (CO2) in energia, sotto forma di metano, usando i raggi ultravioletti: è possibile grazie a nuove nanoparticelle ideate dai ricercatori dell'università americana Duke e capaci di 'guidare' la reazione chimica. Il prossimo passo dello studio pubblicato sulla rivista Nature Communications è raggiungere gli stessi risultati usando la luce del Sole e disporre così di una nuova incredibile fonte di energia.
La chiave per questo processo chimico è il rodio, un metallo raro usato in molti settori della chimica per la sua capacità di 'guidare', ossia di funzionare come un catalizzatore, in modo preciso alcune reazioni necessarie alla produzione di farmaci e altri composti necessari al mondo industriale. Il lavoro dei ricercatori americani ha ora scoperto che quando vengono illuminate da luce ultravioletta le nanoparticelle di rodio riescono a favorire la formazione di molecole di metano: "il poter usare la luce per influenzare il percorso di una specifica reazione è davvero entusiasmante - ha detto Jie Liu, uno degli autori dello studio - e questa scoperta aprirà grandi miglioramenti nella comprensione dei meccanismi di catalisi".
Lo studio ha infatti scoperto che quando i nanocubi di rodio creati in laboratorio vengono colpiti da raggi ultravioletti prodotti da Led si comportano come delle 'antenne' che raccolgono l'energia e la indirizzano per favorire specifiche reazioni chimiche. In particolare, se 'illuminati' all'interno di un mix di idrogeno e CO2 i nanocubi di rodio 'spingono' le due molecole a ricombinarsi formando quasi esclusivamente molecole di metano. Il prossimo passo dei ricercatori sarà adesso quello di riuscire a portare avanti la stessa reazioni chimica usando la luce naturale del Sole. Un traguardo che se venisse raggiunto potrebbe rivoluzionare i sistemi di produzione di energia rinnovabile e aiutare a ridurre i livelli di CO2 nell'atmosfera.
La luce per trasformare la CO2 in metano
Nuovo futuro per l'energia dal Sole