Messo a punto in Italia il primo circuito superconduttivo che genera energia elettrica direttamente dal calore: finora prevista dalla teoria, per la prima volta questa tecnologia viene dimostrata sperimentalmente e apre la via a nuove applicazioni nel campo delle tecnologie quantistiche superconduttive, come nuovi sensori, e alla ricerca di nuovi materiali per aumentare l'efficienza energetica. Il risultato, nature.com/articles/s41565-022-01208-y">pubblicato sulla rivista Nature Nanotechnology, si deve all'Istituto di nanoscienze del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Nano).
Il fenomeno dimostrato si chiama termoelettricità bipolare ed è la capacità dei materiali di convertire una differenza di temperatura direttamente in energia elettrica, sotto forma di corrente o di tensione. Era stato previsto dallo stesso gruppo del Cnr che adesso ha realizzato il circuito, coperto da un brevetto. "Nei metalli superconduttori fino ad ora la termoelettricità era ritenuta trascurabile e solo recentemente si è riusciti a generare fenomeni termoelettrici accoppiando superconduttori ad altri materiali", osserva Francesco Giazotto, di Cnr-Nano, che ha condotto l'esperimento con Gaia Germanese, Federico Paolucci, presso il Laboratorio NEST di Cnr-Nano e Scuola Normale Superiore di Pisa, con il contributo teorico di Alessandro Braggio di Cnr-Nano e Giampiero Marchegiani del Technology Innovation Institute di Abu Dhabi.
"Il dispositivo che abbiamo realizzato - prosegue Giazotto - è in grado di generare una tensione o una corrente elettrica in modo spontaneo, una volta che due superconduttori sono accoppiati con una semplice giunzione sottoposta ad un forte differenza di temperatura". Il cuore del circuito è una giunzione costituita da due metalli superconduttori separati da un materiale isolante. Una volta raffreddato a qualche frazione di grado sopra lo zero assoluto, il circuito è in grado di generare una potenza elettrica, partendo solo dalla differenza di temperatura impostata tra i superconduttori. Diventa ora possibile, osserva Giazotto, "progettare una generazione di dispositivi termoelettrici innovativi per le tecnologie quantistiche, la computazione quantistica e nel campo dei sensori di radiazione; non ultimo apre alla ricerca di nuovi materiali capaci di produrre energia elettrica dal calore dissipato".
Primo circuito che genera elettricità direttamente dal calore
Ricerca Cnr apre via ad applicazioni per efficienza energetica