Un singolare 'triangolo' virtuale, che si estende da una riva all'altra dell'Atlantico, permettera' molto presto di catturare le increspature dello spaziotempo con una grandissima precisione. I suoi vertici sono i due rivelatori gemelli dello strumento americano Advanced Ligo (Laser Interferometer Gravitational-Wave Observatory), che si trovano a Livingston (Louisiana) e a Hanford (Stato di Washington) e, in Europa, la versione avanzata di Virgo, il rivelatore che si trova in Italia, a Cascina (Pisa), che fa capo allo European Gravitational Observatory (Ego), fondato e finanziato da Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) e Consiglio nazionale delle ricerche francese (Cnrs).
La versione avanzata di Virgo e' ormai in dirittura d'arrivo: la sua inaugurazione e' prevista il 20 febbraio e "nei prossimi mesi dovrebbe essere operativa", ha detto Giovanni Losurdo, leader del progetto avanzato Virgo e ricercatore dell'Infn. "Stiamo lavorando letteralmente giorno e notte, con tre turni al giorno di otto ore, compreso il week end", ha aggiunto Losurdo, ma vale la pena fare il possibile per essere pronti prima possibile alla triangolazione.
Lavorando insieme, i tre rivelatori potranno comportarsi come un unico grande strumento, molto piu' potente: per il coordinatore di Virgo, Gianluca Gemme, grazie alla triangolazione il volume di universo osservabile potrebbe migliorare del 40%. Insieme, i rilevatori di Ligo e Virgo "permetteranno di determinare con un'accuratezza maggiore l'area del cielo da cui proviene il segnale", ha spiegato Losurdo.
Nel frattempo altri strumenti, come telescopi, radiotelescopi e rivelatori gamma, hanno firmato memorandum d'intesa con le collaborazioni Virgo e Ligo: non appena verra' rilevata un'onda gravitazionale, tutti insieme punteranno contemporaneamente nella direzione da cui proviene il segnale.
Onde gravitazionali, un 'triangolo' per cercarle
In Italia in dirittura d'arrivo la versione avanzata del rivelatore Virgo