Nuovo approfondimento sul nuovo it/canale_scienza_tecnica/notizie/fisica_matematica/2017/10/19/pronta-la-rivoluzione-delle-misure_3d9fb4b8-355c-4f10-9edf-0fbfa5e5c20b.html">Sistema Internazionale delle unità di misura (Si) approvato il 16 novembre 2018 dalla 26/a Conferenza Generale dei Pesi e delle Misure (Cgpm) e in arrivo a partire dal 20 maggio. Dopo l'introduzione generale di Maria Luisa Rastello, direttrice scientifica dell'Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica (Inrim) e unica italiana nel Comitato internazionale pesi e misure, e dopo gli approfondimenti sull'ampere e il kelvin, è la volta della mole, l'unità di misura utilizzata dai chimici per specificare la quantità di elementi o composti presenti in un determinato campione di sostanza.
A guidarci alla scoperta della nuova definizione di mole è la ricercatrice dell'Inrim Michela Sega. La mole, spiega, viene generalmente utilizzata per definire quanta sostanza reagisce con un'altra per dare una reazione chimica, o per esprimere una concentrazione, ad esempio una concentrazione di sale in un litro d'acqua o quella degli inquinamenti presenti in una quantità di aria o di acqua.
Introdotto alla fine dell'800 dal chimico tedesco Wilhelm Ostwald, la mole è entrata a far parte del sistema internazionale delle unità di misura nel 1971, portando così a sette le unità fondamentali. La nuova definizione porterà un cambio radicale di punto di vista perché si baserà sul valore numerico della costante di Avogadro.
Verso le nuove unità di misura, la mole - VIDEO
Ecco che cosa cambierà,lo spiega Michela Sega