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Stazione Spaziale, riacceso il cacciatore di antimateria Ams

Ora più efficiente grazie ad AstroLuca. Attivo fino al 2028

L'astronauta Luca Parmitano al lavoro sullo strumento Ams durante una delle passeggiate spaziali della missione Beyond (donte: ESA, NASA)

Redazione Ansa

Si è riacceso il it/scienza/notizie/rubriche/fisica/2015/04/15/-ecco-il-cacciatore-spaziale-di-materia-oscura_ba45baec-5c71-4b5e-8a80-03987f892fc0.html">cacciatore di antimateria Ams, il gigantesco strumento installato dal 2011 all'esterno della Stazione Spaziale, tornato come nuovo grazie al lavoro fatto dall'astronauta Luca Parmitano nelle quattro acrobatiche passeggiate spaziali della sua missione, Beyond. Adesso il rivelatore potrà continuare a studiare i raggi cosmici fino al 2028, rilevano in una nota congiunta l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) e l'Agenzia Spaziale Italiana (Asi), i due enti che per l'Italia hanno contribuito alla realizzazione dello strumento, nato dalla collaborazione scientifica internazionale guidata dal Cern.

La nuova pompa di raffreddamento, installata dall'astronauta dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa) con il collega Andrew Morgan della Nasa, si è accesa oggi e subito l'Ams-02 (Alpha Magnetic Spectrometer) ha ripreso a setacciare i raggi cosmici per intercettare eventuali tracce dell'antimateria e della misteriosa materia oscura che costituirebbe il 25% dell'universo e che nessuno finora ha mai visto

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