La variante Omicron si è diffusa molto più rapidamente del previsto e ha fatto impennare la curva dei contagi, che è tornata ad avere un andamento di tipo esponenziale. “Lo scenario è cambiato più velocemente di quanto si potesse immaginare: i dati che avevamo a disposizione suggerivano che la diffusione della Omicron era appena cominciata e tutto indicava che sarebbe diventata più estesa con il nuovo anno”, dice all’ANSA il fisico Giorgio Sestili, fondatore della pagina Facebook ‘Coronavirus-Dati e analisi scientifiche’.
“Le ultime stime disponibili sulla letteratura scientifica indicano che la nuova variante potrebbe essere fra 5 e 6 volte più contagiosa della Delta”, aggiunge. Se la Delta era altrettanto più contagiosa rispetto al ceppo originario del virus SarsCoV2 individuato a Wuhan e sulla base del quale sono stati progettati i vaccini, si può dedurre che la nuova variante possa essere circa 10 volte più contagiosa rispetto al virus originario.
“Al momento possiamo ipotizzare un tempo di raddoppio di circa 2 giorni, sulla base di quanto indicano i dati dal Sud Africa e quelli di un Paese che ha un’alta attività di sequenziamento, come la Danimarca”, osserva ancora Sestili. “Ogni 2 giorni potremo quindi veder raddoppiare i casi di Omicron sul totale dei casi di infezione da SarsCoV2 e già notiamo – rileva - che la nuova variante sta diventando dominante in alcune zone europee”.
Gisaid, i casi in Italia saliti all’1,1%
E’ salita dallo 0,5% all’1,1,% nell’arco di cinque giorni la percentuale di casi di Covid-19 dovuti alla variante Omicron: lo indicano le sequenze del virus SarsCoV2 depositate dal nostro Paese nella banca dati internazionale Gisaid. Il 15 dicembre le sequenze depositate erano 17 e attualmente sono 60.
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