La crescita dell'epidemia di Covid avanza in modo esponenziale, tanto che il tempo di raddoppio di circa 7 giorni lascia prevedere circa 400.000 casi al giorno per la prossima settimana: così numerosi che sarà impossibile tracciarli.
"Siamo ancora in piena crescita con un tempo di raddoppio di circa 7 giorni e nella scorsa settimana la crescita era stata del 151%, con un tempo di raddoppio di 4-5 giorni. Attualmente l'incremento settimanale è del 114% e di conseguenza la prossima settimana i casi potranno essere circa 400.000 al giorno, ma non saremmo in grado di registrarli perché la nostra capacità di fare tamponi non arriverà a tanto". Per arrivare a registrare un tale numero di casi sarebbero infatti necessari circa due milioni di test e secondo il fisico è quindi probabile che "i numeri saranno sottostimati: non sapremo quanti casi ci saranno e la foto dell'epidemia potrà basarsi solo sui ricoveri".
Alla luce di questa situazione, al momento nessuno è in grado calcolare quando arriverà il picco. "Se dovesse arrivare nella prossima settimana, sarà probabilmente perché i contagi e le persone in isolamento saranno talmente numerosi che la curva comincerà a scendere, come è successo in Sudafrica", ha detto Sestili. Per il fisico, in questo momento, non sono possibili proiezioni precise: "ci interessa capire l'ordine di grandezza del problema. Ipotizzando che i contagi siano più di 150.000 al giorno (probabilmente una sottostima), che nei prossimi 20 giorni possano diventare complessivamente tre milioni e che ogni persona contagiata potrebbe metterne in quarantena tre o quattro, da qui a fine gennaio le persone in isolamento in Italia potrebbero essere fra 7 e 12 milioni, mai così tante in un lasso di tempo così breve".
Nei reparti ordinari l'aumento dei ricoveri è esponenziale
I ricoveri per Covid-19 nei reparti ordinari stanno aumentando in modo esponenziale ogni 21 giorni circa: questo significa che se oggi in Italia i ricoverati nei reparti ordinari sono circa 15.000, fra 21 giorni saranno circa il doppio, con picchi confrontabili a quelli delle precedenti ondate della pandemia, ha detto ancora Sestili. La curva dei ricoveri nelle terapie intensive continua invece a seguire un andamento di tipo lineare.
"A limitare i numeri dei ricoveri c'è l'effetto dei vaccini", osserva il fisico: "secondo i dati britannici la loro efficacia contro la Omicron è dell'88% dopo la terza dose e contro la Delta oltre il 95%".
Una crescita esponenziale dei ricoveri nei reparti ordinari ogni 21 giorni significa "essere a un livello analogo a quello delle precedenti ondate della pandemia di Covid-19: il 6 aprile 2021 si era raggiunto un picco di 33.000 ricoveri il 6/4 2021, il 24 novembre 2020 di 39.0000 e il 4 marzo 2020 di 33.000