Oltrepassato il picco della percentuale dei positivi ai test molecolari, che ora decresce, ci si avvia verso il picco del numero totale dei positivi. Accelera intanto la curva dei decessi, ma non avviene lo stesso per la curva degli ingressi nelle terapie intensive, probabilmente a causa delle diverse manifestazioni cliniche della variante Omicron: è quanto indicano le analisi del matematico Giovanni Sebastiani, dell'Istituto per le Applicazioni del Calcolo 'M.Picone', del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr).
I dati aggiornati al 16 gennaio permettono di confermare e di localizzare con precisione al 6 gennaio il picco del valor medio della percentuale dei positivi ai test molecolari. L’analisi delle differenze settimanali indica che “il picco del numero medio dei positivi totali è previsto entro i prossimi quattro giorni”, osserva l’esperto.
“Come avviene di norma, c'è un'accelerazione della curva dei decessi, che segue con ritardo, quella dei positivi avvenuta nelle ultime settimane del 2021. Stranamente non si osserva un andamento analogo per la curva degli ingressi in terapia intensiva, che al contrario sembra frenare la crescita”, rileva Sebastiani. “Questa anomalia – prosegue - potrebbe essere spiegata con le diverse manifestazioni cliniche della Omicron, presumibilmente prevalente in Italia al momento. La minor frequenza di polmoniti nella omicron comporterebbe una minore probabilità di ricovero in terapia intensiva, senza pero' una conseguente riduzione dei decessi di soggetti fragili, a causa dei valori più alti dell'incidenza in combinazione con una vaccinazione con solo due dosi”.
Ecco di seguito la mappa della previsione del raggiungimento del valor medio del picco dei positivi a livello regionale:
PICCO 5 GENNAIO: Umbria
PICCO 6 GENNAIO: Toscana
PICCO 10 GENNAIO: Lombardia
PICCO 11 GENNAIO: Abruzzo, Basilicata
AL PICCO (localizzazione precisa con i dati dei prossimi giorni): Emilia Romagna, Lazio, Piemonte, Sicilia
PICCO ENTRO 4 GIORNI: Provincia autonoma di Trento, Valle d’Aosta
PICCO ENTRO 7 GIORNI: Friuli Venezia Giulia, Veneto
CRESCITA FRENATA: Sardegna
CRESCITA LINEARE: provincia autonoma di Bolzano, Calabria, Molise
CRESCITA ACCELERATA: Campania, Liguria, Marche, Puglia
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