Un algoritmo che funziona esattamente allo stesso modo di quello di Netflix, utilizzato per capire abitudini e preferenze in fatto di film e serie tv, ha scovato le firme del cancro presenti sul Dna: sono 21 difetti e modifiche che avvengono quando i tumori compaiono e crescono, e conoscerli permetterà di disegnare una mappa delle loro caratteristiche e dei loro punti deboli, che possa guidare i medici verso terapie più efficaci anticipando anche le ‘mosse’ future del tumore. Il risultato, nature.com/articles/s41586-022-04738-6">pubblicato sulla rivista Nature, è stato ottenuto da un gruppo di ricercatori guidati dallo University College di Londra e dall’Università della California a San Diego.
Quando utilizziamo Netflix, vengono continuamente generati dati sul tipo di film o serie tv che guardiamo, sulla frequenza con la quale li guardiamo e sui giudizi positivi o negativi che diamo loro: dati che vengono poi analizzati da un algoritmo, che identifica schemi ricorrenti e permette a Netflix di darci consigli pertinenti quando cerchiamo qualcosa di nuovo nel suo catalogo. Gli autori dello studio hanno quindi pensato di sfruttare questa abilità costruendo un algoritmo simile che, invece di scandagliare contenuti che potrebbero piacerci, passa al setaccio l’intero Dna di una cellula per individuare schemi comuni nel modo in cui i cromosomi si organizzano in seguito all’insorgere di un tumore, che causa tipicamente mutazioni genetiche su larga scala.
I ricercatori hanno cercato schemi ricorrenti nei Dna di 9.873 pazienti con 33 diversi tipi di cancro: l’algoritmo ne ha individuati 21, che potranno ora formare la base da cui partire per valutare l’aggressività del tumore, i suoi punti deboli e per mettere a punto cure mirate. “Il cancro è una malattia complessa”, dice Ludmil Alexandrov dell’Università della California, uno degli autori dello studio, “ma abbiamo dimostrato che ci sono notevoli somiglianze nei cambiamenti che si verificano nei cromosomi quando il tumore compare e si sviluppa”.
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