Sarà operativa entro il 2025 per garantire all’Italia, da Nord a Sud, la sua più potente rete di calcolo mai avuta prima: è l’obiettivo dell'Icsc, il Centro Nazionale di Ricerca in High Performance Computing, Big Data e Quantum Computing. La rete è progettata per essere al top per almeno 10 anni e per sviluppare avanzati programmi di Intelligenza Artificiale, Quantum, tutte le potenzialità del supercalcolo e soprattutto garantire un’infrastruttura alle nuove generazioni di ricercatori.
“Buona parte della rete già c’è – ha detto Sandra Parlati, referente scientifico per il Centro Nazionale Icsc ai Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare – tante infrastrutture sono già pronte e tanto altri data center dovranno essere ammodernati e potenziati nei prossimi mesi. Ma tutto sarà operativo entro il 2025”. Si tratta di una rete di calcolo che attraverserà l’intero stivale da Nord a Sud in modo distribuito mettendo in connessione vari centro di calcolo già esistenti, tra cui il supercomputer Leonardo del Cineca a Bologna e numerosi altri poli di calcolo come quello presente al Gran Sasso, il tutto con una rete ultraveloce con capacità superiore a 1 Terabit/secondo.
È difficile dare una misura comprensibile della capacità di calcolo complessiva che avremo e di storage, ossia di archiviazione – ha aggiunto – perché sono elementi in continua evoluzione tecnologica, ma di certo sarà l’infrastruttura informatica più importante mai fatta in Italia”.
Realizzato e gestito dalla Fondazione Icsc, la nuova infrastruttura coinvolge 37 enti di ricerca e università e 14 aziende, il tutto grazie a un investimento totale di circa 320 milioni di euro stanziati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. “E’ un investimento importante – ha detto Parlati – che permetterà di fornire contributi fondamentali agli studi dedicati, per esempio, alla mitigazione dei disastri naturali e di mettere in connessione il mondo accademico e della ricerca con quello delle imprese al fine di promuovere e supportare l’innovazione. La rete che sarà così realizzata proseguirà inoltre ad essere operativa per almeno 10 anni, anche dopo la conclusione del Pnrr”. Le applicazioni spazieranno in ogni settore del computing, dalla IA al quantum passando dalle previsioni meteo in tempo reale Nowcasting fino ad arrivare alle applicazioni nella medicina del futuro. “Uno degli elementi più importanti – ha aggiunto Eleonora Bergamaschi, data engineer del Cineca – sarà quella di eliminare i divari tecnologici esistenti tra i vari centri e quelli tra Nord e Sud. Inoltre, per tanti giovani ricercatori italiani, che avranno a disposizione uno strumento all’avanguardia su cui lavorare, senza per forza dover andare all’estero.” Leggi l'articolo completo su ANSA.it