Usare i quanti di luce, i fotoni, per realizzare un innovativo computer quantistico europeo: è l’obiettivo di Epique, un progetto della Commissione Europea finanziato con 10 milioni di euro guidato da Sapienza Università di Roma che punta a esplorare una nuova soluzione basata sui fotoni, con qubit – la versione quantistica dei tradizionali bit – più ‘semplici’ da manipolare rispetto ad altre tipologie di quanti.
“In questi anni i computer quantistici fotonici, che usano fotoni come qubit, hanno dimostrato importanti capacità – ha detto all’ANSA Fabio Sciarrino, della Sapienza e coordinatore di Epique – tanto che ben 3 dei 4 annunci di quantum advantage, ossia la dimostrazione di poter eseguire un processo di calcolo più rapidamente rispetto a un computer tradizionale, sono arrivati proprio da computer basati su fotoni. Tuttavia, questi computer quantistici sono ancora dei prototipi e le loro potenzialità non sono ancora state approfondite”.
Proprio per esplorare queste potenzialità è nato Epique, un progetto che vede coinvolti 18 partner di 12 paesi, tra cui Consiglio Nazionale delle Ricerche e l’Università degli Studi di Firenze, e che dovrà realizzare 3 diversi prototipi di computer quantistici fotonici a decine di qubits e ad aprire la strada verso una più ambiziosa piattaforma quantistica di oltre 1.000 qubits. Cuore di questi nuovi computer quantistici saranno i circuiti fotonici che vengono realizzati “incidendoli nel vetro mediante l'uso di laser”, ha detto Roberto Osellame, direttore di ricerca al’Istituto di Fotonica e Nanotecnologie del Cnr a Milano.
“Grazie al progetto Epique – ha aggiunto – prevediamo di elevare la complessità di questi dispositivi a livelli mai raggiunti prima, superando gli attuali standard tecnologici”. La guida del progetto è un riconoscimento di prestigio “e un’ulteriore conferma dell’impegno della Sapienza nelle tecnologie quantistiche”, ha sottolineato la rettrice Antonella Polimeni, nonché una conferma dell’importanza dell’ecosistema italiano nel settore della fotonica.
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