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Microrobot programmabili con la luce VIDEO

Sviluppati alla Sapienza, utili per la biomedicina e le diagnosi

Un esempio di microrobot programmabile con la luce (fonte: Sapienza Università di Roma)

Redazione Ansa

Sviluppati i primi microrobot programmabili con la luce: sono bioibridi, perché si muovono grazie a delle 'code' (flagelli) di origine batterica, e in futuro potrebbero essere usati nel campo biomedico e diagnostico per organizzare e trasportare singole cellule in provetta. Il risultato è wiley.com/doi/10.1002/adfm.202214801">pubblicato sulla rivista Advanced Functional Materials dai ricercatori del Dipartimento di Fisica della Sapienza di Roma.

Lo studio dimostra la possibilità di creare robot bioibridi e di programmarne il movimento mediante luce strutturata. Dalla combinazione di esperimenti e modelli matematici è emerso che questi microrobot possono sfruttare il nuoto dei batteri per muoversi e che il loro movimento può essere controllato a distanza grazie a specifiche proteine che agiscono come nano pannelli solari.

“I nostri microrobot– spiega Nicola Pellicciotta della Sapienza – somigliano a dei carri armati microscopici, che al posto dei cingoli hanno due unità propulsive alimentate dalla rotazione di flagelli batterici. La velocità di rotazione può essere controllata dalla luce grazie a modifiche genetiche. In questo modo siamo riusciti a controllare la direzione del movimento di questi microbot illuminando le due unità propulsive con luce di diversa intensità".

“Come nei magazzini di Amazon – aggiunge Roberto Di Leonardo della Sapienza - centinaia di questi microrobot potrebbero un giorno navigare all’interno di un micro-deposito dove gli articoli da organizzare e distribuire sono le singole cellule in un campione biologico”.

La ricerca apre la strada alla possibilità di utilizzare i microbot all’interno di laboratori biomedici miniaturizzati e in particolare nei compiti di organizzazione e trasporto di singole cellule in vitro.

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