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Una rete Internet quantistica testata a New York per 15 giorni

Con GothamQ più vicine connessioni tra computer quantistici

Redazione Ansa

Ha funzionato nel centro di New York una rete internet quantistica per 15 giorni consecutivi: un importante test per dimostrare l’impiego nel mondo reale di queste nuove tipologie di reti supersicure e capaci di connettere i futuri computer quantistici. A realizzarla è stata l’azienda americana Qunnect Inc e i risultati sono stati pubblicati su Prx Quantum.

“Ci sono vari aspetti interessanti in questo traguardo appena raggiunto”, ha detto Alessandro Zavatta, dell’Istituto Nazionale di Ottica del Consiglio Nazionale delle Ricerche e presidente della startup italiana Qti, nata per sviluppare dispositivi per le comunicazioni quantistiche. La nuova rete, chiamata GothamQ, è di fatto uno dei primissimi prototipi di internet quantistica, ossia una rete capace di collegare tra loro dispositivi quantistici. GothamQ ha dimostrato di poter operare quasi senza alcun problema per ben 15 giorni nel pieno centro di Brooklyn.

“Il primo elemento di rilievo – ha aggiunto Zavatta – è che la rete è stata realizzata usando apparati commerciali, che si trovano in commercio, e su fibre ottiche tradizionali. Inoltre sono state utilizzate coppie di particelle di luce (fotoni) entangled, ossia correlati tra loro in un modo quantistico impossibile con la fisica classica, con coppie di fotoni leggermente diversi tra loro, con diverse lunghezze d’onda”. Si tratta in sostanza di coppie quasi perfettamente identiche di fotoni capaci di mantenere una sorta di legame intimo e istantaneo anche se sono a grande distanza tra loro, così che quando uno dei due viene ‘letto’ anche l’altro rilascia nello stesso istante la stessa informazione.

Uno dei due tipi di fotoni è compatibile per i sistemi di comunicazione con le fibre ottiche mentre l’altro, con una lunghezza d’onda differente, è compatibile con le memorie quantistiche”, una soluzione che promette di rendere più facile mettere in connessione oggetti di vario tipo, come sensori quantistici o computer quantistici, attraverso una rete a fibre ottiche.

Anche in Italia stiamo sperimentando le prime reti di questo tipo, recentemente realizzato un collegamento di 100km tra Sicilia e Malta, e presto avremo con Quid una rete diffusa italiana”, ha aggiunto Zavatta. “Altro progetto italiano importante è Equo – ha concluso il ricercatore italiano – un progetto guidato da Tim anche con fondi europei e con il coinvolgimento di molti altri attori, che punta a portare sul mercato apparecchiature per le comunicazioni quantistiche su fibra, sistemi che possano dotare l’Europa di sistemi di comunicazioni sicure”

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