Affidabili, sostenibili e davvero intelligenti: sono le sfide alle IA del futuro, tema al centro della prima Conferenza generale di Fair – Future Ai Research, il partenariato esteso che realizza gli interventi sull’IA nell’ambito del PNRR, che ha preso il via a Napoli.
Alle 17 in streaming su Ansa.it la sessione speciale ‘Next Generation AI. La ricerca italiana per l’Intelligenza Artificiale’ dedicata anche alle sfide per l’editoria con l’Amministratore Delegato di ANSA, Stefano De Alessandri. “Dopo 18 mesi di lavori ci incontriamo oggi con un duplice scopo: darà visibilità a quanto fatto finora e guardare al futuro”, ha detto all’ANSA Giuseppe De Pietro, presidente di Fair. E’ il più importante incontro della comunità scientifica italiana che ruota attorno all’IA e vede la partecipazione di circa 700 specialisti, un’occasione per coinvolgere il mondo delle aziende e dei professionisti, così come gli studenti, e fare il punto dei primi 18 mesi di attività di Fair.
“Fair - ha aggiunto De Pietro - si pone come cristallo aggregatore che facilità la creazione di una massa critica italiana e facilitare lo sviluppo del settore. Di certo non possiamo contare delle stesse capacità economiche dei grandi player internazionali ma abbiamo alcune delle menti più brillanti, per questo è importante riuscire a fare squadra e creare sinergie con il mondo produttivo”.
Tra i grandi temi anche le sfide per il futuro, in particolare la necessità di sviluppare modelli IA più affidabili, che usino meno risorse di energia e soprattutto sviluppare capacità di intelligenza più simili a quella umana.
Temi che saranno anche al centro della sessione speciale organizzata alle 17 da ANSA in cui il giornalista Alessio Jacona dialogherà sulle sfide dell’AI nel campo dell’editoria, dell’impatto sulla società, sui pregiudizi di genere e la salute, con numerosi ospiti tra cui Sottosegretario all’Editoria, Alberto Barachini, e l’Amministratore Delegato di ANSA, Stefano De Alessandri.
La strada per la trasformazione digitale e vincere le sfide dell’Intelligenza Artificiale è ancora lunga, occorre puntare sulla collaborazione tra istituzioni, ricerca e impresa: a dirlo è stato il Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso intervenuto con un video messaggio in apertura della prima Conferenza generale di Fair – Future AI Research che ha preso il via a Napoli.
“Le aziende stanno abbracciando le IA stanno iniziando ad abbracciare queste tecnologie per migliorare l’efficienza , ridurre costi e ottimizzare l’uso delle risorse ma allo stesso tempo stanno affrontando questioni cruciali come la trasformazione del lavoro, la protezione della privacy, la sicurezza dei dati e le implicazioni etiche”, ha detto Urso spiegando le grandi trasformazioni di questi ultimi anni e ricordando alcuni dei programmi di sostegno alla trasformazione digitale italiana come le AI factiories: “in collaborazione con Cineca e l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale lavoriamo alla realizzazione di una fabbrica presso il Tecnopolo di Bologna, attorno al supercomputer Leonardo, per facilitare la diffusione di questa tecnologie tra le imprese”. Proprio questa è una delle caratteristiche principali di Fair, ha sottolineato Urso che ha anche ricordato gli investimenti a favore della trasformazione delle imprese fatti nell’ambito del Piano Transizione 5.0.
De Alessandri, 'con l'IA stagione di cambiamenti e minacce''Grazie all'Intelligenza Artificiale siamo agli albori di una stagione di grandi cambiamenti: si aprono opportunità straordinarie, ma straordinarie sono anche le minacce'. lo ha detto Stefano De Alessandri, amministratore delegato dell'ANSA, al talk show 'Next Generation AI - La ricerca italiana per l'intelligenza artificiale' nel corso della prima Conferenza generale di Fair - Future AI Research a Napoli.
'Il rapporto dell'ANSA con l'IA inizia già nel 2018 quando abbiamo creato l'Osservatorio IA con cui abbiamo sviluppato prima di tutto consapevolezza e dal 2020 l'abbiamo introdotta all'interno dell'azienda, ad esempio per aiutare nella gestione e uso dell'enorme mole di notizie che riceviamo dalle altre agenzie del mondo, migliaia di notizie ogni ora in decine di lingue che devono essere gestite', ha detto De Alessandri.
L'ad ha ricordato anche che l'ANSA è stata la prima agenzia a introdurre il meccanismo della blockchain per certificare l'origine delle fonti come strumento per difendere la propria reputazione. 'Sono convinto - ha aggiunto - che siamo agli albori di una stagione di grandi cambiamenti, si aprono opportunità straordinarie per il nostro lavoro così come straordinarie sono le minacce, basti pensare al tema delle fake news o deep fake'.
L'avvento di modelli linguistici come ChatGpt e in particolare l'uso di testi protetti da copyright per il loro addestramento ha spinto a una rapida risposta delle istituzioni, a differenza rispetto a quanto avvenuto con l'avvento del web. Risposte che hanno spinto molti grandi editori internazionali a definire accordi con alcuni dei maggiori attori dell'IA: 'Ritengo che non ci siano problemi per lo sfruttamento dei nostri contenuti per uno uso puramente scientifico, ma se diventa un'attività commerciale occorre trovare degli accordi'.
Siamo partiti da una totale assenza di regole nel settore dell'Intelligenza Artificiale ma ora abbiamo realizzato una sorta di guardrail per tutelare vari settori, tra cui l'editoria: a dirlo è stato Alberto Barachini, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all'editoria, intervenendo al talk show 'Next Generation AI - La ricerca italiana per l'intelligenza artificiale' organizzato dall'ANSA e condotto da Alessio Jacona nel corso della prima Conferenza generale di Fair - Future AI Research in svolgimento a Napoli.
"Arrivavamo da una totale assenza di regole, una somma di innovazioni tecnologiche in cui era stato impossibile a lungo prevedere gli sviluppi. Ma ci siamo messi al lavoro per definire ora delle regole, una sorta di guardrail all'interno del quale potersi muovere e garantire sicurezza", ha detto Barachini nell'introdurre il lavoro svolto in questi mesi dalla commissione presieduta da Padre Benanti che ha definito la prima strategia nazionale per l'IA. Dialogando anche con l'amministratore delegato di ANSA, Stefano De Alessandri, Barachini ha sottolineato come il nuovo documento tuteli il diritto d'autore e spiegato come ora l'esistenza di regole faciliti lo sviluppo del settore fornendo una sorta di guida.
Commentando quanto sta avvenendo a livello internazionali tra i gruppi editoriali e le grandi aziende tecnologiche Barachini ha aggiunto che "un accordo di sistema di tutti gli attori sarebbe utile per proteggere l'intero ecosistema editoriale".
Al via da ottobre il monitoraggio per verificare se e come viene rispettato l'AI Act europeo, la prima legge al mondo per regolamentare l'Intelligenza Artificiale: a dirlo è stato l'eurodeputato del Partito Democratico e relatore della stesure dell'AI Act dell'Unione Europea, Brando Benifei, in video collegamento alla prima Conferenza generale di Fair - Future AI Research a Napoli.
Una legge che sulla carta nasce per essere flessibile e aggiornabile ma che per funzionare dovrà superare alcuni possibili ostacoli e resistenze. Tra questi quelli relativi ai principi di trasparenza, ad esempio il rendere sempre riconoscibili i contenuti generati dalla IA, oppure il dover remunerare chi ha prodotto i dati usati per addestrare i modelli, come nella causa intentata dal New York Times contro OpenAI. "In questi casi ci sono aspetti sia tecnici che politici - ha detto Benifei - ma c'è anche un altro possibile ostacolo importante, in questo caso esclusivamente politico e internazionale: definire gli usi a scopi di polizia". Tema delicato perché considerato da molti come anticamera di derive verso società del controllo, come avviene oggi in molte parti della Cina, ma tema che allo stesso tempo viene considerato molto importante da alcuni settori della politica.