Dai materiali inediti capaci di elaborare dati e di inviarli a un computer, scudi per per proteggere i pacemaker, fino a sensori miniaturizzati senza fili e metamateriali acustici subacquei: sono alcune delle frontiere della ricerca presentate a Viareggio dalla Società Italiana di Elettromagnetismo (Siem) nella sua riunione annuale.
"Il nostro settore forse fa meno parlare di altri, ma ci sono importanti frontiere della ricerca che si sono aperte in questi ultimi anni", ha detto Alessandro Toscano, dell'Università di Roma Tre e presidente della Siem.
Un esempio di innovazione legato a questo settore sono i metamateriali, ossia materiali progettati in modo da far emergere nuove proprietà, al punto da funzionare come sensori, essre in grado di fare una prima elaborazione dei dati raccolti e poi trasmetterli al computer che li processerà. Funzioni come queste potrebbero, per esempio, rendere più efficace la vista di un robot per evitare un ostacolo.
"Credo sia importante far capire che viviamo in un mondo tecnologico di grande complessità e che occorrono di conseguenza risposte complesse", ha rilevato Toscano. "Lo studio dei materiali e delle proprietà elettromagnetiche devono andare avanti con lo stesso passo dell'avanzamento informatico. Siamo un solo corpo - ha detto ancora - e ogni sua parte deve svilupparsi in sinergia con le altre".
Fra le tante possibilità aperte dalla nuova generazione di sensori miniaturizzati e senza fili utili ci sono le applicazioni in ambito biomedico, con materiali utili a fare da scudo ai pacemaker proteggendoli da eventuali interferenze esterne, e ci sono futuri progetti come quello delle tecnologie subacquee, nelle quali l'Italia punta a diventare uno dei leader mondiali. con sensori distribuiti su fibre ottiche sottomarine o metamateriali capaci di migliorare le comunicazioni sottomarine.
Da ricerche di frontiera materiali inediti e scudi per pacemaker
Presentate dalla Società di Elettromagnetismo