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Wi-fi e 5G ovunque grazie a impossibili giochi di specchi

Con metamateriali capaci di riflettere le onde a piacimento

Particolare di un pannello capace di direzionare le onde del wi-fi (fonte: Eledia – Università di Trento)

Redazione Ansa

Un ‘gioco di specchi’ per portare i segnali wi-fi o 5G ovunque a piacimento, per aggirare muri e ostacoli, oppure rendere completamente trasparenti ai segnali i vetri delle finestre: sono le skin-smart sviluppate dal gruppo di ricerca Eledia dell’Università di Trento a e presentate in occasione del convegno Rinem organizzato a Viareggio dalla Società Italiana di Elettromagnetismo.

“In un certo senso trasformiamo quelli che oggi definiamo ostacoli in punti di forza, ossia li sfruttiamo per deviare e indirizzare i segnali elettromagnetici, come quelli usati per le connessioni telefoniche o per il wi-fi, per portarli dove più serve”, ha detto Marco Salucci, dell’Università di Trento. E’ un problema che sperimenta chiunque ha una casa grande oppure con mura spesse che limitano la portata del wi-fi, un problema che può essere risolto con una sorta di gioco di specchi speciali, capaci di riflettere a piacimento il segnale.

“Ma non è una semplice riflessione, i nostri pannelli riflettono come e dove vogliamo”, come avere uno specchio che quando ci si è davanti mostra l’immagine riflessa di una persona vicina, una cosa impossibile per gli specchi tradizionali ma non per questi speciali meta-materiali che sono anche alla base dei ‘mantelli dell’invisibilità’.

A determinare dove e come le onde elettromagnetiche verranno riflesse sono piccoli rettangoli di materiale riflettente, in particolare la loro posizione sul piano. “Possono essere coperti, dipinti e il costo è bassissimo -ha aggiunto Salucci – tanto che si può pensare di realizzare dei kit domestici, proprio per chi ha problemi di wifi, oppure a livello di città per portare il segnale telefonico dove è difficile farlo arrivare normalmente”. Una tecnologia che permette anche di migliorare l’ingresso dei segnali attraverso le finestre degli edifici, perché si può eliminare la riflessione di parte dei segnali che fa naturalmente ogni vetro. Si sviluppa così una maggiore trasparenza alle onde elettromagnetiche, possibilità importante soprattutto in ottica futura quando in paesi molto caldi sempre più persone vivranno sempre e solo all’interno di ambienti al chiuso.

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