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Esplorare e imparare ma rigorosamente a occhi chiusi VIDEO

Alla Maker Faire i giochi sviluppati senza l’uso della vista

Redazione Ansa

Riconoscere le caratteristiche di 5 animali diversi oppure distinguere tra cibo e plastica: facile farlo con gli occhi ma non se si viene bendati. E’ ‘A occhi chiusi’ la nuova installazione di giochi di design presentati dall’Istituto Europeo di Design in occasione della Maker Faire Rome per far riflettere sull’importanza del gioco e soprattutto dei sensi.

“A occhi chiusi nasce per riconoscere l’importanza di tutti i sensi e di non dare per scontato che sia solo la vista a orientarci nel mondo che ci circonda”, ha detto Mauro del Santo, docente Ied e coordinatore del progetto. “Vogliamo sottolineare come la stimolazione sensoriale nel gioco rappresenti una porta principale d'accesso alla conoscenza e un elemento cruciale per l'apprendimento”.

Attraverso l'attività ludica, infatti, i bambini affinano la loro capacità di percepire e interiorizzare le informazioni provenienti dall'ambiente, e attraverso l’autonomia e la scoperta acquisiscono indipendenza e fiducia in sé stessi. Undici diversi giochi da fare rigorosamente bendati, sviluppati da studentesse e studenti Ied e il supporto dalla designer e artista non vedente Lucilla D’Antilio.

Come Bare Foot, che propone l’attività di manipolare o ricostruire mentalmente forme senza vederle, e che può aiutare i bambini a comprendere meglio concetti matematici complessi e potenziare capacità di memoria non visiva, All in Five, che combina forme e movimenti per stimolare la capacità di riconoscere e ricordare lettere e parole, oppure Mani di Mare, un'avventura tattile per salvare l'oceano dai rifiuti e mettere in salvo le creature che lo abitano.

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