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Incendi, l'Italia brucia nel 2021 in fumo il triplo degli ettari del 2020

Il rapporto dell'Ispra. La Sicilia la regione più colpita, in Sardegna il rogo più vasto

Redazione Ansa

 L'ondata di incendi in Italia nel 2021 ha bruciato "il triplo degli ettari del 2020", colpendo soprattutto il Mezzogiorno: la regione più colpita è stata la Sicilia, mentre in Sardegna c'è stato l'incendio più vasto. Lo afferma l'Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale che fa capo al ministero della Transizione ecologica) precisando che negli ultimi vent'anni, il 40-50% del territorio colpito da incendio è costituito da foreste. Poiché 1/3 del territorio nazionale è ricoperto da foreste (circa 8,5 milioni di ettari), nel 2021 è bruciata in totale una superfice pari allo 0,5% (quanto il Lago di Garda). 

Nelle aree protette nazionali, spiega l'Ispra, gli effetti degli incendi del 2021 hanno interessato un'ampia porzione di ecosistemi forestali (32% dell'area totale bruciata). In dettaglio, i parchi nazionali hanno contribuito a una potenziale perdita di copertura arborea pari a circa il 57% di tutte le aree forestali bruciate nelle aree protette italiane (siti Rete Natura 2000, Riserve e parchi naturali regionali) durante il 2021. Uno dei parchi maggiormente colpiti nell'estate 2021 è stato il Parco Nazionale dell'Aspromonte, dove è andato in fumo circa il 10% del patrimonio boschivo attaccando peraltro due boschi vetusti: la Faggeta di Valle Infernale (patrimonio mondiale dell'Umanità Unesco) e il Bosco di Acatti, entrambi custoditi all'interno dell'area protetta. Tornando alla Sicilia ha subito incendi su circa il 3,5% della superficie complessiva regionale interessando il 60% dei comuni dell'isola (su un totale di 235 comuni).

La seconda regione più colpita dalle fiamme nel 2021 è stata la Calabria, per una superficie pari al 2,4%, con 240 comuni interessati. Quest'ultima ha subìto, in termini di superficie totale di boschi bruciata, il maggiore impatto per incendi pari al 37% dell'area totale; di questi, 1/4 è costituita da boschi di conifere. La Sicilia è stata la seconda regione per impatto sui boschi (circa il 12%). La Sardegna è stata la terza regione più colpita per aree forestali bruciate rispetto al contesto nazionale: nel 2021 è stata interessata da soli 40 eventi (rispetto, ad esempio, ai circa 500 della Sicilia), ma in un unico incendio, avvenuto a fine luglio nel complesso Forestale Montiferru-Planargia, è stato colpito dalle fiamme circa il 63% del totale del territorio interessato da incendi della Regione, risultando l'incendio più esteso in tutta Italia in termini di area bruciata e coinvolgendo 10 comuni del Montiferru, provocando ingenti danni economici, sociali e ambientale di grande significato paesaggistico. "Il legame tra cambiamenti climatici e incendi è complesso - osserva l'Istituto di ricerca ambientale - non vanno considerati solo gli effetti diretti di siccità prolungata e alte temperature, ma anche gli effetti del clima sugli insetti e sulle malattie delle piante, che le rendono più vulnerabili e quindi rendono le coperture arboree ancora più suscettibili a incendio. Gli effetti e i danni agli ecosistemi forestali causati dagli incendi possono accelerare i processi di perdita di biodiversità, rilascio di anidride carbonica, aumento del rischio idrogeologico, erosione del suolo, inquinamento da polveri dell'aria e dei corpi idrici". 

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