L'associazione ambientalista spiega che "per un giorno a Piazza di Spagna" a Roma "è comparsa una 'scena del crimine' sugli elefanti con l'installazione autorizzata di enormi zanne di (finto) avorio ispezionate da figuranti travestiti da polizia scientifica".
L'evento ha aperto una lunga 'Maratona Wwf' contro i crimini di natura che fino al 24 maggio sensibilizzerà il grande pubblico "sugli impatti, sconosciuti e sottovalutati, che le azioni dei criminali di natura hanno su biodiversità, salute umana, economie, società".
Oggetto di questi crimini sono: uccelli (vittime di uccisioni, catture di animali vivi, prelievo di uova o pulli di uccelli a rischio di estinzione da destinare a mercati illeciti che fruttano ingenti guadagni ai trafficanti); specie che versano in un grave stato di conservazione come rettili o anfibi, sia autoctoni, sia esotici; pesci d'acqua dolce o specie marine come coralli, squali, oloturie, ricci e datteri di mare. Frequente è inoltre l'importazione di animali esotici o di loro parti come l'avorio, il corno di rinoceronte, la pelle di tigre o di leopardo.
I crimini contro la natura, ricorda il Wwf, sono la quarta attività criminale più redditizia al mondo - dopo traffico di droga, contraffazione e contrabbando di armi - generano entrate per 280 miliardi di dollari l'anno e costituiscono un settore della criminalità in crescita.
L'Italia, ricorda l'associazione del panda, è uno dei primi nove paesi di destinazione e di origine per il commercio di fauna selvatica attraverso gli aeroporti. (ANSA).
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