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Pronta la mappa mondiale dei funghi, sono spie della biodiversità

Grazie a una tecnica innovativa che studia le spore trasportate dall’aria

I ricercatori hanno prelevato campioni d’aria da 47 luoghi di tutto il mondo (fonte: pixabay)

Redazione Ansa

È pronta la mappa dei funghi di tutto il mondo, che costituiscono importantissime spie della biodiversità: lo studio, pubblicato sulla rivista Nature, è stato condotto con un approccio completamente innovativo che ha prelevato campioni dall’aria, un vero e proprio ‘tesoro’ dal momento che è ricca del Dna di tutti gli organismi, funghi inclusi. Alla ricerca, guidata dall'Università finlandese di Jyväskylä, hanno partecipato anche ricercatori italiani dell’Istituto di Ricerca sugli Ecosistemi Terrestri del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Firenze e del National Biodiversity Future Center di Palermo, il centro italiano sulla biodiversità, che hanno prelevato campioni delle Isole Svalbard dalla Base Dirigibile Italia del Cnr.

I ricercatori guidati da Nerea Abrego hanno prelevato campioni d’aria da 47 luoghi di tutto il mondo: dalle Hawaii al Sudafrica, dal Giappone all’Europa, dall’Australia alle regioni polari. Per identificare i funghi si è poi passati al sequenziamento del Dna presente nelle spore, che vengono trasportate dall’aria. I dati hanno permesso di capire meglio i fattori climatici che influenzano la presenza di questi organismi, ma hanno anche portato alla scoperta di nuove specie.

“Si conosce ancora solo una piccola frazione della diversità della natura e della ricchezza di specie, soprattutto quando si tratta di funghi, che contano milioni di specie ancora sconosciute”, dice Luigi Paolo D’Acqui di Iret-Cnr e Nbfc, tra gli autori dello studio. “Questa tecnica di campionamento ci ha permesso di arricchire l’attività di biomonitoraggio, anche nell’ottica di prevedere l’evoluzione della biodiversità nei prossimi anni”, aggiunge Stefano Ventura degli stessi centri di ricerca, co-autore dello studio: “Oggi è stata applicata ai funghi, ma potenzialmente si presta ad applicazioni ad altri gruppi di microrganismi, aprendo prospettive entusiasmanti per comprendere la loro distribuzione globale”.

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