I terremoti sono delle vibrazioni naturali del suolo scatenate dal lento e continuo spostamento delle placche della crosta terrestre, che sono i giganteschi blocchi di roccia che rivestono la parte più esterna del nostro pianeta.
Slittando una di fianco all'altra o scontrandosi, le placche generano un accumulo di energia che deforma la roccia fino a quando il blocco si rompe nel punto più debole, producendo una faglia.
Le onde sismiche vengono misurate con strumenti chiamati sismografi, che consentono di determinare l'epicentro, l'ipocentro e l'intensità del sisma. Quest'ultima può essere valutata attraverso le scale sismiche. Di queste, la più diffusa è la scala Richter, che ha nove gradi e determina la magnitudo, ossia l'ampiezza delle onde sismiche registrate da un sismografo e 'corretta' tenendo conto della distanza dall'epicentro.
Scienziati e ricercatori di tutto il mondo stanno lavorando per cercare di capire se ci sono dei segnali premonitori che permettono di prevedere dove e quando si scatenerà un terremoto. Al momento non è possibile prevedere un terremoto, ma si possono solo individuare le zone ad alto rischio sulla base degli eventi registrati nel passato e della solidità degli edifici e delle infrastrutture presenti.
Terremoti
La crosta terrestre in continuo movimento