Un vorace predatore lungo quasi 9 metri e pesante 2 tonnellate, con 80 denti aguzzi e artigli affilati, che oltre 150 milioni di anni fa correva su due zampe per inseguire le sue prede nelle pianure semi aride del Nord America. Ecco Allosaurus jimmadseni, la nuova specie di dinosauro identificata a 30 anni dalla sua scoperta attraverso un lavoro certosino di anatomia comparata condotto dai paleontologi dell'Università dello Utah, grazie soprattutto al contributo decisivo del cranio fossile, divenuto radioattivo a contatto con la roccia e ritrovato a distanza di qualche anno rispetto al resto dello scheletro.
Ricostruzione artistica di un Allosaurus jimmadseni che attacca un giovane sauropode (fonte: Todd Marshall)
L'identikit del nuovo dinosauro, svelato al Museo di storia naturale dello Utah e pubblicato in contemporanea sulla rivista Peer J, rivela che Allosaurus jimmadseni è il più antico degli allosauri, anche rispetto al più famoso Allosaurus fragilis che sarebbe comparso solo 5 milioni di anni più tardi. "Finora i paleontologi pensavano che nel Nord America esistesse solo una specie di allosauro nel Giurassico, ma questo studio dimostra che ce n'erano due", spiega il ricercatore Mark Loewen.
Calco dello scheletro di Allosaurus jimmadseni (fonte: Dan Chure)
"Il cranio di Allosaurus jimmadseni è strutturato in modo meno massiccio, suggerendo diverse abitudini alimentari". Corto e stretto, il cranio al centro dello studio presentava una cresta piuttosto bassa che si estendeva dai corni davanti agli occhi fino al naso. Era più piatto e fragile rispetto a quello di A. fragilis, e probabilmente consentiva di avere un campo visivo più ristretto. Era comunque armato di 80 denti aguzzi, con cui il dinosauro poteva squartare le prede dopo averle strette in un abbraccio mortale con le sue lunghe zampe anteriori, dotate di tre affilati artigli ciascuna: Allosaurus jimmadseni era il dominatore incontrastato del suo ecosistema.
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