Volteggiare potrebbe essere la forma più primitiva di sballo: lo dimostra l'analisi di oltre 40 video di grandi scimmie che, per noia o per gioco, girano deliberatamente su loro stesse fino a perdere l'equilibrio e alterare la percezione del proprio corpo, proprio come il gorilla diventato virale sul web per la sua danza sfrenata in una piscinetta dello zoo di Dallas. I risultati della ricerca, pubblicati sulla rivista Primates dall'Università di Warwick e da quella di Birmingham, potrebbero aprire nuovi scenari per lo studio dei comportamenti umani che portano a stati alterati della mente.
“Ogni cultura ha trovato un modo per eludere la realtà attraverso rituali, pratiche o cerimonie", spiega Adriano Lameira, professore di psicologia all'Università di Warwick. "Questa ricerca di stati alterati è così universale, dal punto di vista storico e culturale, da sollevare l'intrigante possibilità che sia qualcosa di ereditato dai nostri antenati evolutivi. Se questo fosse davvero il caso, avrebbe enormi conseguenze su come pensiamo alle moderne capacità cognitive umane e ai bisogni emotivi".
I ricercatori sono giunti a questa conclusione dopo aver analizzato oltre 40 video su Internet che mostravano gorilla, scimpanzé, bonobo e oranghi impegnati a volteggiare, molto spesso appesi a corde o rampicanti. Questi primati ruotano in media 5,5 volte ad una velocità di 1,5 giri al secondo, e solitamente lo fanno per tre volte. La velocità con cui ruotano aggrappati a una corda è la stessa dei ballerini professionisti, degli artisti circensi e dei dervisci islamici che fanno la loro danza roteante per raggiungere uno stato di trance spirituale.
Non è ancora del tutto chiaro il motivo per cui i primati volteggino fino a sballarsi: molti degli esemplari ripresi nei video vivevano in cattività, dunque potrebbero farlo per noia, ma i ricercatori non escludono che possa trattarsi anche di un gioco. "Se pensiamo ai parchi divertimento per bambini - aggiunge Lameira - tutti gli attrezzi come altalene, scivoli e giostre sono progettati per sfidare l'equilibrio o alterare la coordinazione corpo-mente".