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L'invecchiamento umano potrebbe essere colpa dei dinosauri

I geni per la rigenerazione disattivati durante il loro dominio

Rappresentazione artistica di un dinosauro (fonte: PublicDomainPictures)

Redazione Ansa

Se gli esseri umani e gli altri mammiferi invecchiano piu' velocemente rispetto ai rettili, la colpa potrebbe essere dei dinosauri: la pressione evolutiva che hanno esercitato come predatori nell'arco di 100 milioni di anni avrebbe infatti indotto lo 'spegnimento' dei geni che regolavano i meccanismi di riparazione e rigenerazione nei mammiferi. A proporre questa nuova ipotesi, che spiegherebbe anche la maggiore frequenza con cui i tumori si presentano nei mammiferi, e' Joao Pedro de Magalhaes, docente di biogerontologia molecolare all'Universita' di Birmingham, nello studio wiley.com/doi/full/10.1002/bies.202300098">pubblicato sulla rivista BioEssays.

"Mentre vediamo che gli esseri umani sono tra gli animali viventi piu' longevi, ci sono molti rettili e altri animali che hanno un processo di invecchiamento molto piu' lento e mostrano minimi segni di senescenza nel corso della loro vita", afferma Joao Pedro de Magalhaes. Le ragioni, a suo avviso, sarebbero da ricercare nell'era mesozoica.

"Ritengo che l'evoluzione durante il dominio dei dinosauri abbia lasciato un'eredita' duratura nei mammiferi", continua l'esperto. "Per oltre 100 milioni di anni, quando i dinosauri erano i predatori dominanti, i mammiferi erano generalmente piccoli, notturni e avevano un'aspettativa di vita ridotta. La mia ipotesi e' che una pressione evolutiva cosi' prolungata sui primi mammiferi li abbia portati a riprodursi velocemente inducendo la perdita o l'inattivazione di geni e meccanismi associati alla longevita' ". Questa teoria sarebbe ulteriormente supportata dall'assenza nei mammiferi di capacita' rigenerative come quelle che invece hanno i rettili e gli anfibi.

"Anche se al momento e' solo un'ipotesi - conclude lo studioso - ci sono molti aspetti interessanti da considerare, inclusa la prospettiva che il cancro sia piu' frequente nei mammiferi rispetto ad altre specie a causa del rapido processo di invecchiamento".

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