Anche gli Etruschi costruivano i loro templi secondo precisi allineamenti celesti: lo dimostra l'Ara della Regina di Tarquinia, un'opera monumentale del IV secolo avanti Cristo rivolta verso il sorgere del Sole proprio in corrispondenza del probabile capodanno etrusco. E' quanto emerge dai primi risultati del 'Tarquinia Project' dell'Università Statale di Milano, presentati al XXXI Meeting internazionale della Società europea di astronomia culturale (Seac) al Monastero dei Benedettini dell’Università di Catania e dall’Istituto di archeoastronomia siciliana (Ias) presieduto da Andrea Orlando.
"Gli Etruschi, come tutte le civiltà antiche, avevano un forte interesse per il cielo: lo sappiamo indirettamente dalle fonti romane che sono giunte fino a noi, in particolare dai testi degli agrimensori specializzati nella misurazione e nel tracciamento dei terreni, che affermavano di aver appreso l'astronomia dagli Etruschi", osserva l'archeoastronomo Giulio Magli del Politecnico di Milano, che collabora al Tarquinia Project insieme agli etruscologi Giovanna Bagnasco e Antonio Pernigotti della Statale.
"Solitamente gli Etruschi orientavano le facciate dei loro edifici sacri in modo che fossero illuminate tutti i giorni dell'anno dalla luce solare, ma c'erano delle eccezioni", puntualizza l'esperto. "L'Ara della Regina di Tarquinia, per esempio, è orientata verso il sorgere del Sole al capodanno, che cadeva attorno al 10 marzo. Oggi del tempio rimane solo il basamento, ma a quei tempi i raggi del Sole sarebbero entrati attraversandolo tutto, come un possibile simbolo di rinascita".
Secondo Magli, questo allineamento celeste potrebbe rivelare anche dell'altro. "La città di Tarquinia era molto importante nella cultura etrusca, perché secondo la tradizione era il luogo dove il personaggio mitologico di Tagete, con le sembianze di un saggio fanciullo, aveva impartito i precetti dell'etrusca disciplina, ovvero le norme sacre per la divinazione. Questo allineamento del tempio con il probabile capodanno etrusco - continua l'esperto - potrebbe suggerirci che Tarquinia fosse anche il luogo dove è stato inventato il calendario etrusco, ma per il momento si tratta solo di una supposizione".
Le ricerche del team proseguiranno nei prossimi mesi con l'obiettivo di misurare l'orientamento di tutti i templi etruschi in Italia (circa una cinquantina) in modo da creare un database che permetta di indagare meglio la simbologia della civiltà etrusca.
Nuova luce sugli Etruschi, i loro templi orientati al Sole
L'archeoastronomia rivela aspetti inediti della loro cultura