"Il governo è impegnato ad aiutare la ricerca in modo da colmare il divario che ha l'Italia con gli altri Paesi europei. Sono consapevole quanto il livello di investimenti sia inferiore agli altri Paesi in Ue". Lo afferma il premier, Giuseppe Conte, intervenendo alla cerimonia per i 95 anni del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr).
"Troppo alto è il numero di nostri ricercatori che lavorano all'estero: sono un vanto per l'Italia ma proprio per questo sono un patrimonio inestimabile che non va disperso", ha sottolineato il premier, anche perché "cultura e ricerca sono valori in sè, per questo vanno tutelate. Bisogna tutelare in ogni sede il diritto di ogni essere umano alla conoscenza, come diritto fondamentale".
Il presidente del Consiglio ha quindi evidenziato come la scienza sia "uno dei più formidabili strumenti per contrastare le disuguaglianze", perché "il valore della cultura è un fattore cruciale della crescita sociale ed economica di una comunità. E' un bene di fondamentale importanza".
Anche per questo motivo, "il mio augurio è che il Cnr possa fornire anche in futuro la sua competenza. E che questo consiglio possa accrescere il mistero della vita, in ogni momento della conoscenza".
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