Esplode la polemica fra la Protezione civile e l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) per l'emendamento del dl Sostegni bis che assegna direttamente all'Ingv 15 milioni del Fondo di protezione civile per la prevenzione dei rischi e per il sostegno al volontariato. La Protezione civile parla di fondi 'sottratti' per 'svincolare' l'Ingv dalla convenzione che fino ad oggi lo ha legato al Dipartimento per tutto ciò che concerne l'attività scientifica. Per l'Ingv è stato semplicemente eliminato un passaggio contabile intermedio e senza sottrarre fondi alla Protezione civile. Per l'Accademia dei Lincei la questione va al dilà del singolo provvedimento e chiama in causa il tema fondamentale dell'autonomia della ricerca scientifica.
L'emendamento contestato è l'articolo 9 comma 1 quater in tema di autonomia scientifica dell'lngv nelle attività svolte in coordinamento con il Dipartimento della protezione civile ed è fra quelli citati anche dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nella lettera di accompagnamento alla promulgazione della legge indirizzata al Parlamento con la quale viene contestato l'eccessivo uso di emendamenti con norme fuori tema.
Il Dipartmento della Protezione civile rileva che è stata una scelta fatta a sua insaputa, che "mette in discussione uno dei pilastri del sistema" e che ha "incrinato lo stretto rapporto di sinergia" con l'Ingv. "In nome dell'incontestabile principio dell'autonomia scientifica, di cui il Dipartimento è e rimane fermo sostenitore - dice la Protezione Civile - con un emendamento dell'ultimo minuto si è incrinato lo stretto rapporto di sinergia tra l'Ingv e il Servizio nazionale della protezione civile, svincolando le attività dell'Istituto dalla convenzione che storicamente ne regola i rapporti con il Dipartimento e introducendo un elemento di forte disparità all'interno di un sistema complesso costituito da tanti enti e istituti scientifici".
Per l'Ingv l'emendamento "non mina gli equilibri, ma elimina un passaggio intermedio. Per il presidente dell'Ingv, Carlo Doglioni, "con la Legge n. 73/2021 viene semplificato il finanziamento per le sue attività istituzionali che vengono attribuiti all'Ingv direttamente senza passare per il Dipartimento di Protezione Civile. I 15 milioni di euro attribuiti dalla norma sono meno di quello che l'Ingv spende annualmente, circa 18 milioni all'anno, e sono poco più di quanto il Dipartimento di Protezione Civile trasferisce ogni anno all'istituto".
Il finanziamento diretto dell'Ingv per le attività di monitoraggio sismico e vulcanologico "è volto quindi a eliminare un passaggio contabile intermedio, nell'ottica della semplificazione amministrativa, senza sottrarre risorse alle attività svolte dal DPC e senza minare l'equilibrio nei rispettivi ruoli, anzi rafforzandolo". <BR>L'emendamento sancisce "la necessaria separazione di ruoli tra ricerca scientifica e gestione delle attività emergenziali" e "l'Ingv continuerà a garantire la piena collaborazione con la Protezione Civile Nazionale aumentando e possibilmente migliorando le proprie attività".
L'Accademia dei Lincei scende in campo con la sue Commissione Ricerca per "sottolineare con fermezza l'importanza fondamentale" del principio dell'autonomia delle ricerca e "la necessità assoluta di una separazione di ruoli tra ricerca scientifica e gestione delle attività emergenziali, come avviene in quasi tutti i Paesi. L'autonomia scientifica è certamente salvaguardata anche da un'autonomia finanziaria".
La Commissione dei Lincei osserva inoltre che "l'Ingv è l'ente pubblico di ricerca preposto al monitoraggio e sorveglianza sismica e vulcanica in Italia, nazione che dimentica in fretta i rischi sismici e vulcanici che hanno determinato e determineranno ancora in futuro eventi naturali estremi. L'Ingv - prosegue la Commissione dei Lincei - vigila su questi fenomeni al servizio della nazione, ed è opportuno che l'istituto sia reso il più funzionale possibile".
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