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Sessismo in fisica, dopo 4 anni uno studio prova la disparità

In risposta alle frasi di un ricercatore italiano

I fisici protagonisti della Conferenza Solvey del 1927, l'unica donna a essere invitata fu Marie Curie (fonte: Benjamin Couprie, Institut International de Physique Solvay, Brussels, Belgium)

Redazione Ansa

Il sessismo in fisica esiste ed è dovuto da questioni storiche e strutturali: a 4 anni dalle affermazioni sessiste fatte a un convegno del Cern dal fisico Alessandro Strumia, dell'università di Pisa, la risposta arriva dallo studio condotto da Fariba Karimi, del Complexity Science Hub di Vienna. Dati alla mano, lo studio nature.com/articles/s42005-022-00997-x">pubblicato sulla rivista Communications Physics documenta la minore visibilità degli articoli firmati dalle ricercatrici e le maggiori difficoltà nell'accedere al mondo della ricerca in fisica. La causa principale sarebbe nel cosiddetto 'vantaggio della prima mossa' da parte dei ricercatori uomini.

Nel 2018 sollevò molte polemiche l'intervento pubblico del fisico italiano Strumia, che in occasione di un convegno al Cern sull'uguaglianza di genere aveva sostenuto che la fisica fosse stata "inventata e costruita dagli uomini" e che i maschi producono generalmente ricerche migliori, negando inoltre che fosse un ambiente sessista e che anzi fossero gli uomini a subire discriminazioni.

Quelle frasi, condannate dall'intero ambiente scientifico, hanno spinto Karimi a comprendere meglio la questione della disparità. Analizzando vasti archivi di pubblicazioni, Karimi conclude che all'origine del divario tra uomini e donne c'è un 'vantaggio della prima mossa', ossia che la partecipazione degli uomini alla fisica è stata storicamente e sproporzionatamente superiore a quella delle donne, in passato più limitata per ragioni sociali. "Questa barriera strutturale ha portato a una comunità di fisica con uomini bianchi privilegiati più anziani, creando così l'illusione che la fisica non sia per le donne", rileva Karimi.

La disparità osservabile oggi nelle citazioni scientifiche di ricercatori e ricercatriciin fisica è il risultato di vantaggi cumulativi: "le barriere all'ingresso per le donne, dovute a svantaggi storici e sessismo, creano una cosiddetta 'disuguaglianza strutturale' o ciò che i sociologi chiamano 'razzismo senza razzisti'. Di conseguenza, la disuguaglianza strutturale continua a influenzare la partecipazione delle donne per le generazioni a venire e - ha concluso Karimi - dovrebbe essere affrontata attraverso interventi appropriati".

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