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Assegnati i Premi Feltrinelli 2023, vaccini a mRna in prima fila

Premiata all'Accademia Lincei anche la e-pelle per arti robotici

La cerimonia di consegna dei Premi Feltrinelli all'Accademia dei Lincei

Redazione Ansa

Assegnati dall'Accademia Nazionale dei Lincei i premi internazionali Feltrinelli 2023. In prima fila i vaccini a mRna, come quelli utilizzati contro la pandemia di Covid-19, per i quali ricevono il premio Feltrinelli per la Medicina Özlem Türeci e Ugur Sahin, che sono anche co-fondatori dell'azienda biofarmaceutica BioNTech. Fra i giovani vincitori per la Bioingegneria c'è anche l'esperto di robotica Calogero Oddo della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa, al quale si deve la prima e-pelle per arti robotici, che apre a protesi bioniche per arti amputati, chirurgia a distanza e robot per la protezione civile.

Ai due premi internazionali, ciascuno dei quali del valore di 100.000 euro, si aggiungono i premi giovani, ciascuno di 50.000 euro. Per la Fisica vince il premio internazionale Feltrinelli Ioannis (John) Iliopoulos, per aver proposto l'esistenza di un nuovo tipo di quark con Sheldon Glashow e Luciano Maiani. Il premio per la Chimica ambientale va a Raffaele Cucciniello dell'Università di Salerno, mentre quello per l'Epidemiologia a Michele Carugno dell'Università di Milano.

Come avviene dal 1950, l'Accademia dei Lincei assegna i premi dedicati all'imprenditore Antonio Feltrinelli a coloro che si distinguono per le arti, le scienze e le lettere. Negli anni, tra i premiati figurano tra gli altri Albert Sabin, Luigi Cavalli Sforza e Rita Levi Montalcini. La cerimonia si svolge in concomitanza con la chiusura dell'anno accademico 2022- 2023, come ricorda il Presidente dell'Accademia, Roberto Antonelli: "Quest'anno abbiamo ospitato molte volte le Accademie di diversi Paesi europei e lo stesso faremo il prossimo anno", sottolinea Antonelli. "Purtroppo, la guerra in Ucraina ha reso più evidenti le divisioni presenti all'interno dell'Europa, che però non deve farsi risucchiare nel passato da derive nazionalistiche. Dobbiamo affrontare ancora molti problemi - conclude Antonelli - ma senza ricerca non può esserci soluzione".

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