E' arrivata a Napoli la goletta Tara del progetto europeo Trec (Traversing European Coastlines), che studiare la biodiversità e gli ecosistemi lungo le coste europee. E' arrivata dopo otto mesi di attività dedicate al campionamento iniziate nel 2023 sulle coste dell'oceano Atlantico, del Mar Baltico e del Mare del Nord e a partire dal 2024 nel Mediterraneo a partire dalle coste spagnole.
Coordinato dallo European Molecular Biology Laboratory, con la Tara Ocean Foundation e allo (European Marine Biology Resource Centre, il progetto riunisce anche molti partner locali, coinvolti lungo il percorso di campionamento. Tra questi c'è la Stazione Anton Dohrn di Napoli, che è l'ente coordinatore di Embrc Italy.
"È importante creare delle iniziative di eccellenza, come queste, che non si fanno solo domande ma danno pronte risposte utili per la comunità globale", ha detto la ministra dell' Università e della Ricerca Anna Maria Bernini, accogliendo la spedizione Trec alla Stazione zoologica Anton Dohrn . Il progetto Trec, ha aggiunto, è "un'occasione per noi di grande soddisfazione. Il fatto di poter gestire insieme con una collaborazione con la Francia, con l'Embl e con grandi istituzioni che si occupano di contenere la perdita della biodiversità è la rappresentazione di quello che dobbiamo fare tutti: affrontare i grandi problemi, le grandi criticità che affliggono il mondo insieme". E questo, ha aggiunto, "dimostra quanto la forza del network sia in grado di dare delle risposte. Devo dire che questa collaborazione ci è particolarmente grata perché ha un effetto concreto, con risultati immediati che sono quelli di cui abbiamo bisogno ora".
A Napoli gli scienziati, che viaggiano con i laboratori mobili dell'Embl e a bordo della goletta Tara, raccoglieranno campioni d'acqua, suolo, sedimenti e aerosol in città, nell'area di Pozzuoli e nella zona del fiume Sarno.
Farà tappa a Napoli, per oltre un mese presso la stazione Dohrn anche il principale componente della flotta di laboratori mobili, l'Advanced Mobile Laboratory che fornirà tecnologie all'avanguardia direttamente sul campo, aiutando i ricercatori a processare i campioni biologici subito dopo averli raccolti, con l'utilizzo di strumenti e metodologie avanzate.
Un monitoraggio punto per punto contro la perdita accelerata della biodiversità costiera. E la caratteristica paneuropea del progetto implica che i campioni saranno prelevati in modo standardizzato: ciò renderà possibile confrontare e sondare i dati in tutta Europa, superando le difficoltà dovute ai diversi sistemi di campionamento regionali o nazionali. I team scientifici raccolgono informazioni su fattori quali la presenza di inquinanti, antibiotici, pesticidi o ormoni, sulla temperatura, la salinità e sui livelli di ossigeno. In ogni punto i team campionano il suolo, i sedimenti e le acque poco profonde.
Arrivata a Napoli la goletta del progetto Trec
Bernini, iniziativa di eccellenza